E’ tornato alla ribalta un movimento del quale nessuno sentiva la mancanza, nonostante questi gruppi razzisti parevano estinti, sono sopravvissuti dei focolai che si rifanno alle idee del Ku Klux Klan, setta violenta composta da uomini incappucciati che ebbe molti adepti negli Stati Uniti a cavallo tra la fine dell’Ottocento ed l’inizio del Novecento. Una ragazza di colore è stata aggredita in Lousiana da tre militanti del gruppo che le hanno dato fuoco. Sharmeka Moffitt, di soli vent’anni, è stata circondata, in un parco a Winnsboro, Domenica sera, da tre uomini con dei cappucci bianchi che le hanno spruzzato addosso una miscela infiammabile per poi darle fuoco. La ragazza, in fiamme, è riuscita a chiamare miracolosamente i soccorsi che l’hanno rinvenuta in gravissime condizioni.
Oltre il 60 per cento del corpo Sharmeka Moffitt ha ustioni di quarto grado, non è ancora chiaro se la giovane si possa definire fuori pericolo e, soprattutto, che conseguenze avrà su di lei questo atto scellerato. Il crimine è stato rivendicato: sono trovate incise «kkk» sulla vettura della vittima. La notizia ha scosso gli Stati Uniti, anche l’Fbi sta indagando: al momento non ci sono testimoni che si sono fatti avanti.