Dopo gli ultimi sviluppi sull’indagine che vede protagonista il rettore dell’università di Roma Sapienza, Luigi Frati, nell’inchiesta sul suo operato come primario del reparto di Oncologia del Policlinico, arriva sonora la rivendicazione da parte degli studenti dei collettivi autorganizzati della Sapienza, che ne chiedono a gran voce le dimissioni. “Vogliamo esprimere la nostra rabbia nei confronti di un sistema marcio come quello dell’ateneo La Sapienza. Anni di riforme, di ogni matrice partitica, hanno accentrato il potere attorno alla figura del Magnifico e hanno spianato la strada ad una gestione dell’Università pubblica a favore delle lobby di potere, trasformandola in una vera e propria azienda.”
L’inchiesta portata avanti dai Nas nei confronti del Magnifico rettore dell’università romana Sapienza riguarderebbe la falsificazione di alcune cartelle per nascondere una mancata vigilanza del primario del reparto di Oncologia del Policlinico Umberto I, appunto lo stesso Luigi Frati. L’indagine, avviata lo scorso aprile dopo l’esposto presentato per conto della Fials Medici universitari da Antonio Sili Scavalli, ha quindi scoperto e sottolineato una serie di anomalie commesse tra le mura del reparto guidato da Frati. Già la scorsa settimana i carabinieri del Nas hanno eseguito un sequestro di circa 200 cartelle del reparto di Oncologia del Policlinico Umberto I. Una documentazione clinica dove la valutazione del dolore del paziente, un parametro che la legge impone di indicare sempre, sarebbe stato aggiunto solo successivamente. Altre cartelle, invece, sarebbero state firmate in bianco, passate sulla scrivania di Frati senza che il Magnifico ne avesse letto il contenuto.
Gli studenti della Sapienza di Roma hanno manifestato il loro malcontento negli scorsi giorni invadendo la sede di Laziodisu, per rivendicare il pagamento delle borse di studio degli scorsi anni, essendo questi in ritardo ed occupando la sede del rettorato, chiedendo a gran voce le dimissioni del rettore Frati.