Pd contro il ddl – Resta alta la tensione tra i partiti, in particolar modo Pd e Pdl, e il governo sul ddl stabilità.
Nonostante le rassicurazioni del governo e in particolar modo del Ministro Grilli sui benefici apportati dal provvedimento, il Pd promette battaglia.
E prima avverte il governo: “Basta propaganda”, e poi chiarisce: “Non posso essere d’accordo, siamo interessati al confronto delle analisi perché a noi non risulta che il 99% dei contribuenti ci guadagni“.
L’effetto, spiega Fassina del Partito Democratico, “sarà regressivo. L’effetto complessivo negativo si articola in modo regressivo su 10 milioni di persone con reddito inferiore al minimo imponibile Irpef e su milioni di famiglie a reddito medio. Sarebbe auspicabile da parte del ministro evitare interventi propagandistici“.
Pdl contro la manovra – Il Pd non è l’unico partito di maggioranza a voler cambiare il ddl. Anche il Pdl va in pressing.
L’obiettivo è soprattutto scongiurare l’aumento dell’Iva che, secondo il ddl, dovrà scattare a partire dal luglio del 2013.
Oggi, il segretario Alfano e il relatore del ddl, Brunetta, presenteranno le proposte alternative per la legge di stabilità.
Idv e Lega sono gli altri partiti contrari. Maroni avverte: “Il ddl stabilità potrà riservare brutte sorprese al governo tecnico”, che secondo la Lega “non arriverà a Natale”.
La replica di Monti – Non bastano gli avvertimenti di Napolitano, secondo cui la strada intrapresa è quella giusta. Anche il governo cerca di resistere al pressing dei maggiori partiti che ormai, secondo Monti, sono più impegnati per la campagna elettorale che altro.
“Per noi la legge di stabilità è equilibrata. Ma se la vogliono tanto cambiare, che almeno si mettano d’accordo tra di loro ed evitino critiche sterili“.
Matteo Oliviero