A 70 anni dalla nascita avvenuta il 27 novembre 1942, di Jimi Hendrix, il più grande chitarrista di tutti i tempi, uscirà a novembre la biografia, scritta dal fratello ed intitolata “Jimi Hendrix. Mio fratello”, pubblicato da Skira.
Ritratto intimo ed inedito- Quello che emerge sono le due anime di un Hendrix inedito e maledetto, fratello maggiore premuroso e genio senza regole, anticipatore di molte tendenze. Ma è innanzitutto la prima biografia che privilegia il profilo più umano della rockstar, scritta dal fratello minore Leon Hendrix con Adam Mitchell. A tal proposito Leon regala un ritratto intimo e privato di Jimi, ragazzo visionario e destinato a diventare un’icona rock. Tutto questo toccando le fasi di Hendrix: dall’infanzia a Seattle, segnata dalla povertà e dai rapporti difficili con i genitori, ai giorni elettrizzanti e appassionanti del successo contrassegnati anche dagli eccessi, fino alla morte prematura di Jimi e ai burrascosi anni che hanno seguito con scontri familiari sulla gestione della sua eredità.
Folgorazione– Enzo Gentile, autore della prefazione all’edizione italiana ha spiegato che Jimi Hendrix, in questa biografia, è raccontato da vicino, come non era mai successo. Questo istrionico chitarrista fu una folgorazione per il panorama musicale in assoluto, ma per il rock degli anni Sessanta in particolare. Per quei tempi è stato come un elettroshock ed un insegnamento che dura a tutt’oggi più vitale che mai! Con la sua chitarra è iniziato un nuovo corso e la musica di Jimi ha indicato la strada per intere generazioni: decisamente un genio senza confini.