La cena di lavoro a Palazzo Chigi si è conclusa in tarda serata. Al centro delle discussioni, la legge di stabilità su cui il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, ha ieri posto una metaforica “blindatura” affermando che il provvedimento porterà benefici al 99% dei contribuenti. Un’analisi accolta con scetticismo da tutti i partiti, con il Pdl in prima linea nel rivendicare la necessità di “ammorbidire” il testo per allentare la morsa sugli italiani.
Le richieste del Pdl – Seduti intorno allo stesso tavolo si sono ritrovati ieri sera il padrone di casa, Mario Monti, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà, il segretario del Pdl, Angelino Alfano, l’ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e l’instancabile Gianni Letta. Il banchetto a Palazzo Chigi aveva come scopo quello di avviare una discussione sulla legge di stabilità, facendo leva sulle proposte avanzate dal Pdl per renderla meno recessiva. Alfano e Berlusconi avrebbero detto a Monti di gradire poco l’aumento dell‘Iva e la revoca retroattiva delle detrazioni previste dal provvedimento, insistendo sulla necessità di alleggerire il carico fiscale sui contribuenti per riavviare la crescita.
Non solo economia – Proposte che sarebbero state ascoltate con attenzione dal Professore, il quale non avrebbe però tradito alcun entusiasmo. A riferirci di più saranno a breve lo stesso segretario, Angelino Alfano, e l’ex ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, che hanno annunciato per le 10,00 di questa mattina una conferenza stampa sull’incontro di ieri. Stando alle scarne righe compilate da Palazzo Chigi a conclusione della cena di lavoro, i convitati non avrebbero parlato solo di legge di stabilità: “La riunione è stata dedicata anche ad un esame della situazione politica – si legge nella nota – e alle prospettive di modifica della legge elettorale“.