Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, ha ieri incontrato il presidente francese Francois Hollande per parlare di Europa e non solo. A conclusione del faccia a faccia transalpino, il democratico è però stato incalzato su questioni squisitamente “domestiche”, come quella relativa alla possibilità che il presidente del Consiglio, Mario Monti, resti al timone del Paese dopo le elezioni della prossima primavera. Un’opzione scartata con fermezza da Bersani, che ha posto il suo personale veto su una nuova “maggioranza spuria”, annunciando di contro l’intenzione di destinare nuovi incarichi istituzionali all’attuale premier.
No al Monti 2 – Quante possibilità ci sono che s’insedi un Monti-bis dopo le prossime elezioni? E’ questa la domanda che ha spinto ieri il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, in trasferta a Parigi, a palesare la sua scarsa propensione per una conferma dei tecnici al governo del Paese. “Zero – ha risposto il democratico – se Monti 2 vuol dire andare avanti con delle maggioranze spurie. Per il resto decide la politica – ha precisato il leader del Pd – abbiamo diritto in Italia ad avere un confronto politico come in tutti gli altri Paesi e quindi a dare coerenza a un progetto politico”.
Il futuro del Professore – “Dopo di che – ha subito aggiunto Bersani – ho detto e ripetuto mille volte che non credo affatto che una personalità come Monti possa tornare alla Bocconi e, assieme a lui, se tocca a noi, valuteremo quale può essere il miglior contributo che una personalità come lui può dare al Paese”. Parole che hanno lasciato spazio alle più sfrenate speculazioni, con i beninformati orientati a credere che, in caso di vittoria di Bersani alle prossime politiche, Monti possa addirittura arrivare al Quirinale (subentrando al suo più convinto sponsor, Giorgio Napolitano) o occuparsi nuovamente di economia come ministro.
Primarie di salute – E interpellato sulle annunciate primarie di centrodestra: “Credo che sia salute per il Paese – ha dichiarato il democratico – e faccio veramente gli auguri al che la destra possa organizzare un meccanismo di partecipazione per il suo elettorato. Abbiamo un problema sistemico in Italia – ha evidenziato Bersani – dobbiamo rinsaldare il rapporto tra cittadini e istituzioni, quindi buone primarie a tutti, anche a quelli che non ci hanno ancora pensato”.