Juventus, Agnelli al cda: “Dobbiamo cambiare il calcio italiano”

Il calcio italiano va cambiato. E anche alla svelta, se non si vuole perdere ulteriore terreno rispetto ai grandi club europei. In un lungo discorso tenuto davanti all’Assemblea degli Azionisti della Juventus, riunitasi questa mattina al Lingotto di Torino, Andrea Agnelli ha lanciato l’allarme: “Bisogna cambiare il calcio italiano e posizionarlo a livello europeo. Il mondo del pallone si sta evolvendo, ma non aspetterà l’Italia. Questa è una presunzione mortale“. Il presidente bianconero ha le idee chiare, sa quali mosse permetterebbero al pallone italico di risollevarsi: “Riforma dei campionati, del numero delle squadre professionistiche e del settore giovanile; riforma dello status del professionista sportivo, oggi regolato da una legge del 1981; riforma della legge Melandri; tutela dei marchi; legge sugli impianti sportivi; riforma complessiva della giustizia sportiva“.

Campioni d’Italia – Se il calcio italiano ha bisogno di rinnovarsi, la Juventus ha già intrapreso la strada giusta: “Il primo obiettivo era di cambiare la società e la squadra, in 30 mesi abbiamo bruciato le tappe: la Juventus è campione d’Italia e lo è anche grazie al vostro contributo“, spiega Agnelli agli azionisti. Guai a cullarsi sugli allori, però: “Lo scudetto sul petto dei nostri ragazzi non ci deve mai far dimenticare il nostro mandato: vincere raggiungendo un equilibrio economico-finanziario per garantire alla società una prospettiva di medio-lungo termine adeguata alla Juventus“. Oltre a volare sul campo, la società migliora dal punto di vista del bilancio economico. Le perdite, infatti, sono state dimezzate: “La situazione è drasticamente mutata, anche se sappiamo che il cammino è ancora molto lungo e irto di difficoltà – ricorda il presidente bianconero –. Contiamo di proseguire nel percorso di risanamento“.