Sanguineti rispolvera per Iris il poliziottesco italiano anni ’70

Il ‘poliziottesco’ – genere di culto del cinema italiano Anni ’70, ampiamente rivalutato e nobilitato da pluripremiati registi come Quentin Tarantino – è al centro di “Calibro 9” , rassegna proposta da Iris ogni sabato, in seconda serata, dal 27 ottobre. Ad introdurre le pellicole, il critico cinematografico e autore televisivo Tatti Sanguineti, che proporrà retroscena e curiosità legate alle opere presentate. Tratto comune di questi film è che, all’epoca della loro uscita nella sale cinematografiche, furono snobbati dalla critica, tacciati di qualunquismo, giustizialismo e, talvolta, di un velato ‘pseudo-fascismo’.

Al centro dell’esaustiva retrospettiva potremo gustarci il meglio del la produzione di Sergio Corbucci, Umberto Lenzi, Enzo G. Castel la ri, Franco Martinelli, Fernando Di Leo, Mario Caiano e Stelvio Massi. Apre la serie, “Il consigliori” (1973), di Alberto De Martino, dove un giovane Tomás Milián interpreta il figlio di un boss mafioso, impegnato in una guerra intestina per il controllo degli affari familiari. In cartellone, anche “Il giustiziere sfida la città” (1975), “Roma a mano armata” (1976), “Napoli Violenta” (1976), “La banda del gobbo” (1977), “Il cinico, l’infame, il violento” (1977), firmati da Umberto Lenzi; “Mi la no armata” (1976), di Mario Caiano; “La città sconvolta: caccia spietata ai rapitori” (1975) e “I padroni del la città” (1976), entrambi di Fernando Di Leo; “Delitto sull’autostrada” (1982), di Bruno Corrucci; la trilogia “Mark il poliziotto” (1975), “Mark il poliziotto spara per primo (1975), “Mark colpisce ancora” (1976) e “La legge violenta del la squadra anticrimine (1976), tutti di Stelvio Massi; “ La Polizia incrimina, la legge assolve” (1973) e “Il cittadino si ribel la ” (1974), di Enzo G. Castel la ri; “Roma violenta” (1975) e “Italia a mano armata” (1976), di Franco Martinelli; “Bersaglio altezza uomo” (1979), di Guido Zurli.