Quella appena passata è stata una notte di paura e di terrore per il nostro Sud Italia, a causa di movimenti sismici di forte intensità che hanno interessato varie zone del Mezzogiorno: una forte scossa di terremoto di magnitudo 5, infatti, è stata registrata all’1:05 nella zona del massiccio del Pollino, al confine tra Basilicata e Calabria tra le province di Potenza e Cosenza.
Da oltre due anni, oramai, all’interno dell’area del Pollino sono stati registrati vari sciami sismici per un totale complessivo di oltre 2.200 scosse. Quella che si è verificata la notte appena trascorsa è stata però la più violenta da quando è iniziato lo sciame sismico, arrivando a una magnitudo di 5 gradi della scala Richter. Secondo l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il terremoto ha avuto ipocentro a 6,3 chilometri di profondità ed epicentro in prossimità dei comuni di Rotonda, piccolo centro in provincia di Potenza, e di Laino Borgo, Laino Castello e Mormanno, in provincia di Cosenza. La scossa è stata avvertita distintamente anche sulla costa tirrenica della Calabria e nella città di Cosenza.
Per quanto riguarda i danni che il terremoto di magnitudo 5 di questa notte ha provocato, il comandante provinciale dei Carabinieri di Cosenza, Francesco Ferace, ha spiegato che la località più colpita dalla potenza sismica è stata Mormanno dove l’ospedale è stato evacuato a scopo precauzionale, ed anche alcune case di riposo per anziani ugualmente evacuate, a causa di diversi crolli che le strutture avevano subìto durante la scossa.
L’unico morto che si conta nel terremoto avvenuto la notte scorsa nella zona del Pollino è un uomo di 84 anni, morto per infarto a Scalea, località marittima del cosentino, non troppo lontana dall’epicentro del sisma. L’anziano uomo è stato colto da malore subito dopo la scossa, nella sua abitazione privata e a nulla sono serviti gli aiuti ed i soccorsi dei familiari.