Vaccini: Nas nella sede di Novartis

Ieri pomeriggio i Nas si sono recati nello stabilimento Novartis di Siena, per fare luce sulla vicenda del ritiro dei vaccini antinfluenzali, che ha visto spiazzate le autorità pubbliche, infatti né il capo della Prevenzione dalla Asl di Milano che attendeva l’arrivo di 75mila dosi del vaccino tipo Fluad, né il Ministero della Salute, erano al corrente dell’intenzione della Novartis di effettuare il blocco della distribuzione. Sia nel Fluad che nell’Agrippal, l’Influpozzi adiuvato e l’Influpozzi subunità, tutte prodotte dallo stabilimento senese, si erano evidenziate delle anomalie su alcuni lotti. Secondo le ipotesi dei carabinieri l’azienda sarebbe stata a conoscenza di tali anomalie fin dal luglio scorso ma non ne avrebbe fatto comunicazione agli enti preposti. In una nota l’azienda, pur ribadendo la sicurezza dei suoi vaccini e l’efficacia delle dosi, avrebbe ammesso le proprie responsabilità relative alla mancata e successivamente non completa comunicazione all’Aifa, Agenzia italiana del farmaco.

Ma, mentre le autorità non sapevano nulla delle difficoltà della Novartis, le farmacie sarebbero invece state al corrente dell’intenzione dell’azienda, o comunque di problemi nella produzione, già da circa 20 giorni. Infatti molte farmacie esponevano la seguente comunicazione, come comunicato dall’Unione farmaceutica milanese: «Si informano i clienti che l’Azienda Novartis Vaccines Italia ha reso noto che, per il periodo 2012/2013, non produrrà il vaccino Fluad e posticiperà la produzione di Agrippal a fine ottobre».

Il fatto più grave della vicenda è che le farmacie che dovevano vendere il vaccino erano state messe al corrente del ritiro, mentre gli enti preposti al controllo e alla vigilanza erano completamente all’oscuro. Il sospetto è che, poiché una parte di vaccini è venduta dalle farmacie al singolo cittadino, mentre un’altra, ammontante a 12 milioni di dosi in totale, serve per vaccinare prevalentemente gli over 65enni e i malati cronici, quindi sottoposta a gare pubbliche alle quali partecipano le varie aziende produttrici per consentire alle Asl di scegliere da chi effettuare l’acquisto, che i dati siano stati tenuti segreti per settimane dalla Novartis per il timore di pregiudicarsi il mercato. Ora le autorità stanno verificando le documentazioni e analizzando i campioni di vaccino con le anomalie.