Se volessimo tracciare un bilancio da queste elezioni regionali in Sicilia si vedrebbe che: Rosario Crocetta, candidato del Pd, dell’Udc, del Psi e dell’Api, proiettato già verso la vittoria nonostante ci siano ancora molti seggi da spogliare, sarà un presidente di regione senza una reale maggioranza; si noterebbe inoltre che il Pdl è crollato miseramente, forse a causa degli ultimi scandali che, dal Lazio alla Lombardia, l’hanno travolto; inoltre non si potrebbe non notare il fatto che il Movimento 5 Stelle non può più essere snobbato e soprattutto che, a livello nazionale, nelle prossime elezioni politiche del 2013, sarà l’ago della bilancia. Il dato reale più allarmante è stato comunque l’astensionismo che ha sottolineato un disaffezionamento dei siciliani, e se volessimo generalizzare degli italiani in toto, alla questione politica.
Se da una parte il vincitore di queste elezioni regionali siciliane è Rosario Crocetta, almeno nei dati e nelle percentuali, dall’altra parte vero vincitore di queste elezioni in Sicilia è Giancarlo Cancelleri e tutto il Movimento 5 Stelle. Cancelleri, pupillo del comico genovese Beppe Grillo, ha voluto ringraziare il suo mentore, fondatore del movimento che rappresenta, affidandosi ai social network e alla Rete, proprio dove scorre il pensiero grillino. “Caro Beppe, che tu ci creda o no, questa sera il mio pensiero va a te. Per due settimane hai dato l’anima per questa terra, come se il Siciliano fossi tu e non noi. Hai attraversato lo Stretto, hai perso la voce e nonostante tutto hai continuato a fare 3 o 4 comizi al giorno, non hai mai dato segni di stanchezza e hai dato fondo a tutte le tue energie. Anche questa notte, per colpa nostra, farai le ore piccole, e forse anche tu come tutti noi, non riuscirai a chiudere occhio”.??
Giancarlo Cancelleri, euforico per i dati arrivati finora, che confermano la sua terza posizione, continua nelle sue dichiarazioni a ringraziare il fondatore del M5S, Beppe Grillo: “Qualunque sia il risultato, io voglio condividere la foto del tuo arrivo in Sicilia, sembra passato un secolo, eppure sono solo 15 giorni, giusto il tempo per fare la rivoluzione in una terra che aveva ormai perso ogni speranza. Comunque vada, abbiamo già vinto! Grazie Beppe, i tuoi ragazzi Siciliani”.
