Prima le parole di Agnelli, ora la risposta di Moratti: Juventus-Inter è in programma sabato sera, ma sul piano dialettico è già cominciata. Tutto nasce dalla sfida di Catania, dove i bianconeri sono stati favoriti dalla colossale svista arbitrale sul gol annullato ai siciliani: “Quella di domenica è stata una situazione assurda, ma bisogna sempre pensare che sia solo un errore – l’opinione del presidente nerazzurro –. La partita di Catania un po’ di impressione l’ha fatta: dobbiamo sperare che non si ripresentino errori così gravi“. Ulteriore benzina sul fuoco di un match che si preannuncia già teso di suo? Moratti non vuol essere frainteso: “Non vorrei arrivare alla sfida di sabato acuendo la non grandissima simpatia tra le tifoserie di Inter e Juventus: non c’è bisogno di sottolineare quel che i giornali hanno spiegato perfettamente“.
Il 2006 è lontano – Il ricordo di Calciopoli, però, è ancora fresco. L’errore del guardalinee Maggiani sulla rete di Bergessio ha fatto riaffiorare nella mente del presidente nerazzurro ricordi sgradevoli: “Fino al 2006 abbiamo avuto un’esperienza terrificante, che è rimasta dentro tutti. Qualcuno lo dimentica, ma è bene ricordarselo, perché è una macchia spaventosa“. Secondo Moratti, però, l’attuale situazione non ha nulla a che vedere con quella di qualche anno fa: “Credo che nessuno sia disposto a tornare a quel clima: non mi pare che l’attuale società della Juventus stia seguendo certe modalità“. Qualcuno sembra dimenticarlo, ma domani l’Inter affronta la Sampdoria: “È un bel momento, nel gruppo c’è un clima positivo, uno dei migliori che abbia mai visto – spiega il numero uno nerazzurro –. La squadra gioca con grande umiltà: merito anche di Stramaccioni, che è un uomo di talento“.