L’Ufo nelle profondità del Mar Baltico: storia vera o bufala internazionale?

In questo lavoro si vedono un sacco di cose strane, ma mai, durante i miei 18 anni da professionista, ho visto qualcosa del genere”. A rilasciare questa dichiarazione shock, lo scorso giugno, è stato Peter Lindberg, leader del team di ricercatori “The Ocean Explorer”, che durante delle ricerche nel Mar Baltico, nelle profondità al largo tra la Finlandia e la Svezia, si è imbattuto in un oggetto non identificato che – a detta di alcuni – potrebbe essere un Ufo. Si tratta di un oggetto perfettamente sferico, probabilmente in metallo, del diametro di circa 60 metri, rinvenuto dal team di ricercatori svedesi a oltre 300 metri di profondità.

Le obiezioni degli scettici – Grande è stato lo stupore della comunità internazionale davanti a questa notizia, tuttora molto dibattuta, ma ovviamente gli scettici non mancano. Secondo molti si è trattato di una trovata mediatica, visto che – per ammissione dello stesso Lindberg – dopo l’annuncio sono fioccate le proposte di donazione al team “The Ocean Explorer” per approfondire l’argomento. Il team, però, nonostante ciò continua a rinviare le ricerche, adducendo come scusa delle interferenze elettriche causate dallo strano oggetto; è proprio questo procrastinarsi continuo, però, che non convince molti. Inoltre, secondo alcuni esperti di “imaging remote”l’immagine è “priva di risoluzione, dettaglio e quantificazione,” presenta poi “numerosi artefatti di elaborazione” e si presenta come una navicella spaziale solo perché ha una forma alla Millennium Falcon che ha stimolato la fantasia dei più ottimisti. In realtà, secondo alcuni esperti, la foto riportata da Lindberg e colleghi rappresenta in realtà una semplice formazione rocciosa – forse un cuscino di basalto -, piuttosto rara ma comunque possibile nelle profondità marine.