Siete degli eterni detrattori di Yoko Ono? Bè, consolatevi, non siete per niente soli. Anzi, a dirla tutta fate parte di un’allegra maggioranza. Eppure, proprio da chi non ci si sarebbe mai aspettati, è arrivata una difesa a spada tratta dell’artista giapponese, già moglie di John Lennon, ritenuta per decenni la causa principale della separazione dei Beatles. “Non fu Yoko Ono a separare i Beatles“: è stata questa l’inequivocabile dichiarazione di Paul McCartney ai microfoni di David Frost, nel corso di un’intervista esclusiva le cui anticipazioni sono state rese note dalla BBC.
Il vero nemico – “Sua moglie – ha raccontato il bassista dei Beatles – mostrò a John un altro modo di essere, e per lui era una prospettiva attraente. Era giunto il momento di andarsene e lo avrebbe fatto in ogni caso». Di più: secondo McCartney, creduto da molti un nemico giurato di Yoko Ono, “Si devono a lei pezzi indimenticabili come ‘Imagine’“. Un vero e proprio colpo di scena, questo, nella lunga e interminabile diatriba sulla separazione dei Beatles. Ma allora chi fu il nemico? C’era qualcuno che remava contro? Secondo McCartney sì: “Mi ritrovai a litigare con quelli che erano gli amici di tutta una vita – ha ricordato – mentre io volevo combattere Klein“. Allen Klein era il manager di John Lennon, e secondo il bassista fu lui a spingere per la rottura dei quattro. Assolta dunque la Ono, dopo anni e anni di processo mediatico. Resta una domanda: perché McCartney ha aspettato così tanto prima di parlare?