Halloween all’origine del mito: ecco le sue radici spaventose

Halloween, la notte delle streghe…ma anche delle zucche, dei gatti neri, di Paris Hilton che si mette l’ennesimo vestito improbabile e via discorrendo. Ma cos’è precisamente Halloween, oltre che un’accozzaglia di tradizioni fuse, prese in prestito, rubate dai più discutibili film statuinitensi, senza arte ne parte? Pare che si tratti di una festa semi pagana di origine celtica, che affonda le proprie origine in tempi lontani; secondo la leggenda durante la notte del 31 ottobre gli spiriti di coloro che erano morti durante l’anno tornavano a vagare per impossessarsi del corpo di un vivente: dimora che avrebbero “posseduto” per un anno intero. Come fare, dunque, per difendersi da questi spiriti invadenti? I contadini spegnevano luci e camini rendendo le loro case gelide e inospitali, provvedendo anche a travestirsi in modo ripugnante al fine di non attrarre le anime vagante.

Con il tempo i romani assorbirono questa pratica, ma nel loro perfetto spirito ludico, dimenticarono la premessa “scaccia-spiriti” riducendo il tutto ad un’amena mascherata. Anche la Chiesa entrò in contatto con questa leggenda ed emise la propria sentenza: queste pericolose credenze erano frutto di idoli pagani; doveva per forza essere opera di qualche forza demoniaca, questo credo laido, fu così che, per i cristiani, Halloween diventò territorio del demoniaco, delle streghe e delle tenebre.

Quindi Halloween nasce in Europa, nonostante saranno gli americani a raccogliere l’ispirazione di questa leggenda affezionandosi sensibilmente alla ricorrenza. Si suppone che il più classico dei tormentoni made in USA: dolcetto o scherzetto, affondi il proprio senso in una pratica europea; Il 2 novembre, Ognissanti, i primi Cristiani vagavano di villaggio in villaggio elemosinando per un po’ di “pane d’anima” dolce fatto di forma quadrata con l’uva passa. Più dolci ricevevano più preghiere promettevano per i parenti defunti dei donatori. Tradotto: “se ci darete da mangiare avrete punti bonus per la vostra anima tramite le nostre orazioni”, oggi, molto più banalmente, “se ci darete il dolcetto vi eviterete il fastidioso scherzetto”.