Primarie, Renzi: Nessun accordo con Casini. Bersani: Siamo i più forti

I due candidati alle primarie del centrosinistra danno battaglia nel duello in tv di ieri sera. Si parla di tutto, da Equitalia all’evasione fiscale, pensioni, lavoro e alleanze. I due candidati, il “figlio coraggioso”, come si è definito Renzi e lo “zio prudente”, come ha definito Bersani, si preparano per il ballottaggio di domenica che consegnerà il candidato del centrosinistra alle prossime elezioni politiche del 2013.
Le prime scintille tra i due scoppiano sull’Equitalia. Renzi ha accusato Bersani “di aver creato le condizioni, quando era ministro, per una Agenzia particolarmente aggressiva”.
Equitalia non l’abbiamo inventata noi“, gli ha risposto Bersani che ha attaccato  Renzi sull’accordo fiscale con la Svizzera: “Capisco che c’è chi vuole un passerotto in mano piuttosto che un tacchino sul tetto, ma se le cose restano così è un condono. Se non cambia è un condono”.
Sui soldi ai partiti Renzi conferma il suo no: “Solo una classe politica che taglia se stessa può tagliare gli altri. Bisogna mettere on line le fatture delle spese della politica e quelle della Pubblica amministrazioni“.
Bersani rivendita il ruolo del Pd sui tagli ai costi della politica: “Sono per partire dalla politica, alla grande, per una azione generale sulle retribuzioni dei grandi manager“.
I due candidati confermano entrambi il loro assenso ad un Europa più unita e sulla politica estera confermano la chiusura della missione in Afghanistan e alle spese militari. Nel mirino ci sono gli F-14 acquistati dal governo.
Sul tema della scuola Renzi attacca: “La scuola è stata considerata a parole una priorità ma è stata trattata in realtà come l’ultima ruota del carro in questi ultimi 20 anni“.
La replica di Bersani: “Se 16mila giovani non vanno all’università c’è un problema e se chi vuol studiare e non può, questa è una ferita alla dignità umana. Miracoli non ne prometto ma mi impegno“.
Scintille anche sulle alleanze. Secondo Bersani occorre “rivolgersi in modo aperto alle formazioni di centro, moderate, europeiste, democratiche che rifiutano derive populiste, revival con la Lega. Io non voglio far regali a Berlusconi“.
Con queste forze ci saranno alleanze? Non so, se c’è una disponibilità programmatica siamo disposti a verificarla. Ci conviene tenere la testa un po’ aperta. Certe ipotesi di alleanze profumano di inciucio, abbiamo già dato. Mi hanno fischiato quando ho detto di prendere i voti del centrodestra e allora che facciamo, un franchising con Casini per i voti dei moderati?” è stata la replica di Renzi.

Matteo Oliviero