Il direttore del quotidiano Il Giornale, Alessandro Sallusti è stato assolto stamane dall’accusa di “evasione”. Il giudice del Tribunale di Milano ha ritenuto innocente il giornalista perchè “il fatto non sussiste”. Tecnicamente, Sallusti non è uscito dal “raggio di vigilanza della polizia”, di conseguenza non ha tenuto una condotta identificabile come ” tentata evasione”. Il direttore subito dopo essere stato messo agli arresti domiciliari per una condanna a 14 mesi per diffamazione, si era allontanato dal luogo deciso dal tribunale per lo sconto della pena. Nell’udienza che si era tenuta lo stesso giorno per direttissima, Sallusti aveva spiegato al giudice che il suo era stato un “gesto dimostrativo”. La casa dalla quale si è allontanato è la residenza di Daniela Santanchè, parlamentare Pdl e compagna di vita del giornalista.
Chiesti sei mesi. Il pm per aveva chiesto una condanna a sei mesi per “tentata evasione”. Per i motivi sopracitati, per Sallusti è arrivata l’assoluzione in merito, decisione che fa decadere automaticamente la sospensione dall’Ordine dei Giornalisti, subentrata qualche giorno fa. A spiegarlo è stato un altro parlamentare del Pdl, che per l’occasione ha indossato i panni di avvocato, Ignazio La Russa. Lo stesso La Russa ha anche dichiarato l’esistenza di una raccolta firme all’interno del Parlamento atta a chiedere la grazia per Alessandro Sallusti. Quest’ultimo però, a onor di cronaca coerentemente con le sue decisioni precedenti, per ora non sembra avere nessuna intenzione di chiederla.