Nulla da fare anche questa volta: l’unico film italiano in corsa per l’Oscar al miglior film straniero – “Cesare non deve morire” dei fratelli Taviani, già vincitore al Festival di Berlino – è stato escluso dalla short-list dei nove film ancora in lizza per l’ambito riconoscimento. Esclusa dunque l’Italia, che da diversi anni sembra non riuscire ad avvicinarsi alla notte degli Oscar neanche di striscio: crisi del nostro cinema o mancato incontro con i gusti dell’Academy? Difficile a dirsi. Resta il dato di fatto: è dalla trionfale notte di Benigni e “La vita è bella” (1999, ben 13 anni fa) che il Belpaese non riesce a brillare nella “notte delle stelle”. La succitata short-list, tra l’altro, il prossimo 10 gennaio verrà ulteriormente ridotta a cinque film, i quali si contenderanno definitivamente il premio Oscar per il miglior film non in lingua inglese di quest’anno appena passato.
L’Europa c’è – Soddisfazione invece per i francesi, al momento presenti con due film: “Amour” dell’austriaco Michael Haneke (co-produzione con Austria e Germania) e la rivelazione “Quasi amici”, di Olivier Nakache e Eric Toledano. Dal Vecchio Continente arrivano anche “Dietro le Colline” del rumeno Cristian Mungiu e “Sister” della svizzera Ursula Meier, mentre Scandinavia e dintorni sono presenti con una folta rappresentanza: “A royal affair” del danese Nikolaj Arcel, “The Deep” dell’islandese Baltasar Kormakur, e “Kon-Tiki” dei norvegesi Joachim Rinning e Espen Sadeberg. Gli altri due film selezionati sono “War Witch” del canadese Kim Nguyen e “No” del cileno Pablo Larrain.
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