Donadi e Tabacci battezzano Centro democratico

Nella babele di sigle e liste pronte a partecipare alla prossima tornata elettorale, a farsi largo è anche la nuova formazione battezzata da Massimo Donadi e Bruno Tabacci. Si chiama “Centro democratico” e promette “fedeltà” al partito di Pier Luigi Bersani.

Un nuovo centro, lontano dalle furbizie e dalle ambiguità politiche: a promuoverlo sono l’ex dipietrista, Massimo Donadi, e l’ex Api, Bruno Tabacci che hanno presentato ieri il loro “Centro democratico”. La neo formazione farà parte dell’alleanza col Pd di Bersani, senza “rinnegare” l’intesa col leader di Sel, Nichi Vendola. Anzi: “Noi non giochiamo sul centro come luogo geometrico o come luogo della furbizia – ha messo in chiaro Tabacci –Noi facciamo parte dell’alleanza sinistra-centro con cui si presenta la coalizione guidata da Pier Luigi Bersani. Quanto a Vendola ha spiegato l’assessore al Bilancio del Comune di Milano – per fortuna che c’è. Penso a lui come uomo di governo, come presidente della Regione Puglia. Penso pure a Giuliano Pisapia, di cui si diceva fosse un estremista prima di diventare sindaco di Milano”.

Il nostro obiettivo è far vincere il centrosinistra come vera alternativa a Silvio Berlusconi e alle sue pulsioni populiste e antieuropeiste”, ha continuato Tabacci, che ha precisato sul finale: “Non faremo da ruota di scorta alla sinistra”. A fornire maggiori dettagli sulla collocazione della nuova lista è stato il co-fondatore, Massimo Donadi: “Ci poniamo al centro del centrosinistra, in un luogo dove non c’è spazio per ambiguità – ha ribadito l’ex capogruppo dell’Idv alla Camera – e ci assumiamo le nostre responsabilità in una logica bipolare perché vogliamo rafforzare il centrosinistra. L’Italia ha bisogno di un governo politico per tornare a crescere – ha spiegato Donadi – servono riforme radicali con il contributo di una cultura liberaldemocratica”. 

La nuova liste elettorale “imbarcherà” i rutelliani di Api (ormai confinato in soffitta) e gli ex dipietristi in fuga dall’Idv.