Golden Globe 2013- Nella cerimonia dei Golden Globe 2013 che si sono tenuti ieri a Los Angeles si è assistito al trionfo di Ben Affleck con il suo “Argo”, storia che racconta un’operazione dei servizi segreti americani durante la rivoluzione khomeinista in Iran. Alla suddetta pellicola sono andati i premi per il Miglior film drammatico e per la Miglior regia.
Gli altri premi– A bocca asciutta invece è rimasto Steven Spielberg, che con il suo “Lincoln”, il grande favorito dei Golden Globe, ha dovuto accontentarsi solo del premio al Migliore attore drammatico, il convincente Daniel Day Lewis. Due premi importanti sono andati a Quentin Tarantino con il suo “Django Unchained”: per la Migliore sceneggiatura originale e per il Migliore attore non protagonista, Christoph Waltz. Un Golden Globe è andato a “Zero Dark Thirty” di Kathryn Bigelow sulla cattura e l’uccisione di Osama Bin Laden: la protagonista dai capelli rossi Jessica Chastain ha ottenuto la vittoria nella categoria Migliore attrice drammatica, mentre a Jennifer Lawrence ha conquistato l’analogo premio per la commedia con il film “Il lato positivo”. L’immortale capolavoro di Victor Hugo “Les miserables”, dal quale è stato tratto un famoso musical di Broadway, oggi trasformato in pellicola agguanta 3 Golden Globe: per la Migliore attrice non protagonista, Anne Hathaway, per il Miglior attore brillante, Hugh Jackman, e per la Migliore commedia musicale.
Haneke convince e due imprevedibili sorprese– Il regista tedesco di nascita ma austriaco d’adozione Michael Haneke si è aggiudicato il Golden Globe per il Miglior film straniero, con il suo “Amour”. Prevedibile il successo personale della cantante inglese Adele che ha vinto per la Migliore canzone originale con il suo “Skyfall”, colonna sonora dell’ultimo film di James Bond. All’attrice e regista Jodie Foster, che il novembre scorso ha compiuto cinquant’anni, è andato Il premio alla carriera, il Cecil B. De Mille Award e ha ironizzato su un possibile coming out della sua presunta omosessualità. La vera sorpresa della serata è stato Bill Clinton, per due mandati dal 1993 al 2001 presidente degli Stati Uniti d’America, che ha ricevuto una standing ovation da parte del pubblico quando ha presentato il film sul suo illustre collega Abramo Lincoln, indicandolo come l’uomo capace di salvare l’Unione e abolire la schiavitù.
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