Ospite a Quinta Colonna nella puntata di lunedì 14 gennaio Valentina Vezzali, la quale si è ritrovata a parlare nell’intervista con Paolo Del Debbio di una realtà che non le appartiene, ma che pare molto interessarla: la politica. La campionessa di scherma non ha dubbi: è Mario Monti il cavallo sul quale puntare il tutto per tutto, in quanto “osservando la sua azione di governo in questo periodo, ritiene fermamente che possa essere in grado di rinnovare la politica”. Sport e politica, due mondi diversi ma che, secondo la Vezzali, dovrebbero ispirarsi vicendevolmente: “Quello che amo dello sport, e che dovrebbe tornare in politica, è il rispetto verso l’avversario, il fair play. I politici tendo a denigrarsi ma secondo me si dovrebbe collaborare, perché la guerra di uno contro l’altro va solo a discapito dei cittadini”- sostiene infatti la schermitrice.
Intanto Valentina Vezzali, campionessa del mondo al quinto mese di gravidanza, racconta le difficoltà nel conciliare tanti aspetti della sua vita privata, dai bambini agli sfiancanti allenamenti, anche se dopotutto ricorda: “Io ho sempre fatto sacrifici perché nessuno regala niente e quando le cose sono fatte con passione, tutto è possibile. Fare sport, forgia il carattere e abitua alla fatica, ai sacrifici. È quello di cui ha bisogno l’Italia in questo momento. Soprattutto noi sportivi siamo abituati a parlare con i fatti. Quello che conta sono i risultati e noi cittadini li pretendiamo”.
Tra le preoccupazioni di uno sportivo, non mancano neppure le paure prima di una gara importante: “Quando si sale in pedana, si è tranquilli con se stessi se si è fatto tutto il lavoro per raggiungere certi traguardi. C’è la paura e guai se non ci fosse. Così anche in questa avventura politica”- racconta infatti la Vezzali. E proprio da lei, una vincente nello sport e nella vita, arriva infine il suo grande sostegno all’Italia contemporanea quasi sconfitta dalla crisi economica: “Un bronzo individuale vale per me come un oro perché l’assalto era perso: fino a quando non c’è scritta la parola fine dobbiamo rialzarci e credere in noi, nella speranza che l’Italia possa risollevarsi.” Dopotutto, nello sport come nella vita, esser combattivi e non mollar mai porta sempre ad una qualche, seppur minima, vittoria…