Elezioni 2013: Bersani e Ingroia tra desistenze e rilanci

Una cosa è certa: per centrare la vittoria a Palazzo Madama, il Pd deve approntare una strategia più aggressiva. Lo hanno ben capito in via del Nazareno, dove da giorni si valuta l’opportunità di “agganciare” il movimento di Antonio Ingroia. Il segretario Pier Luigi Bersani – che ha aperto ieri la sua campagna elettorale dalla Calabria – ha puntato tutto sul “voto utile”: “Chi non sostiene il Pd al Senato – ha detto – fa un regalo a Berlusconi”. Un messaggio destinato all’ex procuratore aggiunto di Palermo che, dal canto suo, ha risposto: “Il ragionamento potrebbe essere ribaltato”. 

I rumors sul patto di desistenza che – stando alla denuncia di Leoluca Orlando – il Pd avrebbe proposto a Rivoluzione civile? Solo una montatura. E’ quanto ha dichiarato ieri il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, intervenuto a Catanzaro per aprire la campagna elettorale. “Non facciamo nessun patto – ha precisato il candidato premier di centrosinistra – ma voglio dire una cosa che va nelle diverse direzioni. Oltre alla politica, c’è la matematica della legge elettorale. Chi non sostiene il Pd, in particolare al Senato e in alcune regioni, fa un regalo a Berlusconi“.

“Il Pd e i progressisti reggono la sfida alla destra, a Berlusconi e alla Lega: questo è l’oggetto della campagna elettorale – ha continuato nel suo ragionamento il leader democratico – C’è bisogno di una riflessione e ciascuno deve prendersi le sue responsabilità, non davanti a Bersani, ma davanti al Paese”. Parole inequivocabili, con cui il segretario del Pd ha sostanzialmente chiesto a Ingroia di non “duellare” elettoralmente nei terreni più accidentati, ovvero al Senato e nelle grandi regioni che potrebbero assegnare seggi decisivi. Senza, però, promettere nulla in cambio.

Ma il leader di Rivoluzione civile sembra intenzionato ad “alzare la posta”: “Parliamone – ha concesso ieri Ingroia ai microfoni di una trasmissione radiofonica – Il ragionamento potrebbe essere rovesciato: chi non si accorda con chi potrebbe accordarsi col Pd al Senato aiuta Berlusconi”. Di più: “Bisogna parlare anche di contenuti –  ha spiegato l’ex togato – Non siamo al mercato. C’è una questione programmatica. Noi abbiamo un programma e candidati che rievocano la storia della sinistra italiana, mentre nel Pd c’è anche qualcuno imbarazzante”. Quindi l’appello finale: “Caro Pier Luigi – ha detto Ingroia rivolgendosi al segretario del Pd – vuoi il voto utile? Il nostro è il voto utile. Perché a proposito di voto utile, senza di noi il tuo voto diventa inutile”.