Lega, la promessa di Tosi: Dopo il voto, molliamo Berlusconi

In un’intervista concessa oggi a La Stampa, il sindaco di Verona, Flavio Tosi, ha fornito un’istantanea “disincantata” dell’alleanza riabilitata col Pdl. “Dopo il voto, ognuno va per la sua strada”, ha annunciato il braccio destro di Roberto Maroni, che ha confermato la sua scarsa simpatia per Silvio Berlusconi: “Non rappresenta il cambiamento”, ha tagliato corto il leghista.

La scelta di riannodare i rapporti tra il Carroccio e il Pdl è fin qui stata scrutata con la lente dei militanti padani, ma a ribaltare il punto prospettico è stato oggi Flavio Tosi. Se Berlusconi ha scelto l’alleanza con la Lega, che per lui è molto svantaggiosa – ha spiegato il primo cittadino di Verona – è perché sa che era l’unica strada per vincere in Lombardia e in Veneto”. “Berlusconi rinuncia a fare il premier – ha chiarito il leghista – e lascia la presidenza della Lombardia, che era del Pdl, alla Lega. Non deve essere stato facile, per lui, far digerire ai suoi il rinnovo dell’alleanza con noi”.  

Un “sacrificio”, quello indicato da Tosi, che non lo ha però minimamente intenerito. “E’ chiaro che, passate le elezioni – ha annunciato il maroniano di ferro – ognuno va per la sua strada. È un anno che siamo già fortemente divisi. E non su questioni di forma, ma di sostanza”. Di più: “Salvo l’ipotesi, francamente improbabile, che si vinca – ha rincarato il sindaco di Verona – non vedo perché la Lega debba continuare a camminare con chi, in quasi dieci anni di percorso comune, non ci ha portati da nessuna parte”. Come dire che il Carroccio ha accettato di salire sul “taxi” elettorale messo a disposizione dal Pdl solo per raggiungere la meta desiderata: il Pirellone di Milano, dove Roberto Maroni spera di succedere a Roberto Formigoni.