“Si può vincere politicamente anche se si perdono consensi”: è questa la lezione di realpolitik dispensata ieri dal neo governatore della Lombardia, Roberto Maroni. E in effetti, nonostante i non troppo soddisfacenti risultati ottenuti dal suo partito – la Lega ha convinto solo il 12,96% dei lombardi, mentre il Pd il 25,32% – il segretario del Carroccio ha potuto festeggiare la vittoria incassata anche grazie alla chiacchierata alleanza col Pdl, che ha ottenuto il 16,73% delle preferenze. E sulle cose da fare, il nuovo presidente della Regione Lombardia non sembra avere dubbi: “Vogliamo creare una macroregione del Nord”, ha detto.
“Abbiamo ottenuto una grande vittoria politica. Siamo l’unico partito che ha vinto. Si può diminuire nel consenso, ma ottenere una vittoria politica. Abbiamo preso la Lombardia”: è quanto ha detto Roberto Maroni commentando i risultati elettorali che lo hanno “incoronato” nuovo presidente della Regione. Il segretario federale del Carroccio, che ha assicurato che farà “il governatore al 100%”, ha subito posto l’accento sul progetto considerato prioritario. “Vogliamo creare una macroregione del Nord – ha detto – che sia in grado di avere con Roma un rapporto tale da ottenere tutto quello che noi chiediamo”.
Un rapporto di forza, su cui i lumbard sperano di edificare le basi utili a centrare l’obiettivo più ambizioso: quello della secessione. E non basta perché il successore di Formigoni al Pirellone ha dimostrato di guardare al di là dei confini nazionali: “C’è un progetto che riguarda un’euroregione padano-transalpina – ha spiegato Maroni – che coinvolge le regioni italiane del Nord, la Slovenia, la Carinzia, la Svizzera e una regione francese”.