Pd: Sì all’arresto – Dal Pd potrebbe arrivare un voto favorevole nel caso la magistratura richieda l’arresto di Silvio Berlusconi, imputato oltre che a Milano, anche a Napoli nell’ambito dell’inchiesta sulla presunta compravendita di Senatori. Ad assicurarlo è Maurizio Migliavacca del Partito Democratico, fedelissimo di Bersani: “Se in Parlamento arrivasse una richiesta di arresto per Silvio Berlusconi e gli atti fossero corretti e fondati, il Pd non avrebbe alcuna preclusione a dire sì. Noi rispettiamo il lavoro dei magistrati“.
Sulla stessa linea si era già espresso nei giorni scorsi il Movimento 5 stelle, che tramite i capigruppo aveva fatto sapere: “Sì all’arresto. Voteremmo anche per l’ineleggibilità di Berlusconi perché è concessionario di servizio pubblico, se saremo in Giunta per le elezioni. Ci aspettiamo, comunque, che altri votino per l’ineleggibilità. Poi sia Berlusconi a fare ricorso“.
Il Pdl contro il Pd – Dopo le parole di Migliavacca è arrivata immediata la reazione del Pdl: “Dopo le sagge parole pronunciate da Napolitano ieri, dal Pd arrivano reazioni deliranti. Si oscilla tra annunci di voto favorevole ad un arresto di Berlusconi che nessuno ha chiesto, quasi che lo si sollecitasse, e una minaccia di voto sulla ineleggibilità di Berlusconi. Si tratta di una condotta irresponsabile che non è tollerabile e che rischia di creare una autentica deriva democratica. La nostra reazione sarà durissima di fronte a comportamenti del Pd che ignorano le parole ed il ruolo di Napolitano”, è quanto ha dichiarato Gasparri.
Grillo contro Napolitano – Dopo l’invito di ieri del Presidente della Repubblica, che ha convocato Angelino Alfano, stamane arriva il commento del leader dei 5 stelle, Beppe Grillo: “Povero paese dove un presidente della Repubblica invece di andare in prima serata in televisione a condannare un atto eversivo di portata enorme come la triste sfilata di parlamentari negli uffici giudiziari, riceve Alfano (ex ministro della giustizia…) al Quirinale il giorno dopo”.
Matteo Oliviero