In un’Europa in piena crisi economica un settore, quello dell’Information Technology, ha difficoltà nell’assumere personale per mancanza di figure professionali. Ebbene si, le offerte di lavoro nel settore informatico fioccano.
In Italia così come in Europa, entrambe colpite da una crisi economica senza precedenti che sta interessando tutto il mondo del lavoro, con un crescente aumento del tasso di disoccupazione dall’inizio del 2013 ha avuto un incremento notevole rispetto al mese precedente dello 0,5% ma ancora più grave se confrontato a quello dello stesso periodo del 2012, secondo i dati rilevati dall’Eurostat.
La notizia da poco appresa in seguito all’ultima riunione della commissione del parlamento europeo è destinata a fare scalpore, infatti, secondo il presidente della commissione stessa José Manuel Barroso, che illustrando un grafico quasi a sorpresa in cui fa notare che nonostante come detto in precedenza, l’Italia come gli altri paesi della comunità europea stiano attraversando una crisi economica senza precedenti, con conseguente aumento della disoccupazione giovanile, vi è un settore in Europa quello dell’information tecnology, in cui si è venuto a creare un divario che aumenta costantemente tra la domanda e l’offerta per mancanza di laureati in materie informatiche e tecnologiche. Secondo le dichiarazioni di Barroso, in tutte le università del territorio europeo, ogni anni si laureano circa centomila studenti, numero nettamente inferiore alla richiesta da parte delle industrie di circa quattrocentomila nuovi posti di lavoro.
Sempre secondo quanto illustrato nel grafico presentato da Barroso, questo divario tra la domanda e l’offerta aumenterà notevolmente nei prossimi due anni sino a raggiungere il picco di circa ottocentomila posti vacanti. Questa differenza, come detto in precedenza, è ancora più grave è fa riflettere sul fatto che in tutta Europa si contano circa ventisei milioni di disoccupati.
La causa secondo i maggiori esperti del settore, dipende “dal mancato incontro tra domanda e offerta”, questo problema non è certo solo nei settori più innovativi, ma in paesi come Germania, si ha anche difficoltà a reperire nuovi d’ingegneri, così come nei trentaquattro paesi aderenti all’OCSE, si riscontrano grosse difficoltà per quelle meno specialistiche. In conclusione, questo grafico presentato da Barroso dimostra in modo evidente e impietoso la gravità della situazione sia Italiana sia Europea nel mondo del lavoro.