Sicilia: è rottura tra Crocetta e il M5S

Crocetta

 

Luna di miele finita tra il presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, e il Movimento 5 Stelle. La proficua collaborazione avviata nell’Assemblea regionale siciliana aveva spinto i più entusiasti osservatori a parlare di un “modello Sicilia” orientato al successo e pronto all’esportazione su scala nazionale. Ma qualcosa è intervenuto a guastare i rapporti, come denunciato negli scorsi giorni dagli onorevoli 5 Stelle.

A indispettirli sarebbero stati i recenti sospetti avvicinamenti tra il partito del governatore e il Pdl. “Anche in Sicilia il modello è ormai quello dell’inciucio Pd-Pdl – hanno tagliato corto i consiglieri regionali del M5S – Il governo Crocetta ha preso una strada di rottura col nostro movimento. La rivoluzione di Crocetta è finita prima di cominciare”.  Stando alla versione fornita dai “grillini”, infatti, i numerosi emendamenti da loro presentati per correggere alcune voci del bilancio regionale sarebbero stati inspiegabilmente respinti. 

“La vecchia partitocrazia usurata dal clientelismo (Pd, Pdl, Udc e lo stesso governo di Rosario Crocetta) – hanno rincarato i 5 Stelle – ha fatto quadrato sul bilancio. Gli unici che puntano sul vero cambiamento siamo noi, ma per la vecchia partitocrazia siciliana i nostri emendamenti sono fumo negli occhi e meritano di essere tagliati”. Accuse pesanti, che lasciano presagire una non facile risoluzione della “vertenza” isolana. Per quanto il presidente Crocetta (in trasferta a Roma come “grande elettore”) abbia tentato di svelenire i toni:  “Per me il dialogo è sempre aperto”, ha assicurato.