Per il posticipo tra Milan e Roma della penultima giornata di Serie A, con il Milan in lotta con la Fiorentina per un posto in Champions e la Roma che voleva avvicinarsi alla zona Europa League, senza doversi aggrappare solo alla finale di Coppa Italia e per addolcire l’amarezza di questa stagione non molto soddisfacente, ci si aspettava una partita movimentata. Il risultato di 0-0 finale invece lascia intendere una partita non particolarmente avvincente e nemmeno particolarmente positiva per nessuna delle due squadre. Tanto nervosismo in campo e anche tra gli spalti, da dove sono volati insulti all’indirizzo di Balotelli. Insulti che sono stati definiti razzisti. Per qualche minuto l’arbitro Rocchi ha anche sospeso la gara per questo motivo.
Franco Baldini, al termine della partita ha dichiarato: “I cori razzisti? Dal punto in cui eravamo non si capiva la natura dei cori, HO SENTITO MOLTO CHIARAMENTE CHE I MILANISTI GRIDAVANO ROMANO BASTARDO, che è ALTRETTANTO DISCRIMINANTE. Credo che i cori che sono stati rivolti a Balotelli, più che cori razzisti che in caso sarebbero da stigmatizzare, erano di timore per un avversario particolarmente pericoloso, c’era la volontà di provocarlo.”
La Curva Sud, tempo fa, espose uno striscione proprio per Balotelli recitante: “NON TI INSULTIAMO PERCHE’ SEI DI COLORE MA PERCHE’ SEI NO STRONZO SENZA ONORE”, è una frase forte ma che spiega bene il pensiero della tifoseria giallorossa nei suoi riguardi.
Il razzismo è una piaga che va sconfitta, ma non si può sempre fare di tutta un’erba un fascio: bisogna saper distinguere l’antipatia che può esserci da parte di una tifoseria verso un giocatore, dal puro razzismo. La tifoseria da parte sua potrebbe esprimere l’antipatia con termini diversi. Il razzismo non è MAI giustificabile, insultare una persona per il colore della pelle è assurdo e per noi romanisti che in squadra abbiamo e abbiamo avuto buonissimi giocatori di colore o stranieri, li abbiamo stimati e amati, sarebbe un controsenso insultare un giocatore per il colore della pelle.
PRIMO TEMPO
L’inizio del match sembra interessante, con Marquinho che, dopo tre minuti di gioco, impensierisce Abbiati con un gran tiro da posizione angolata e distante dalla porta, con il portiere costretto a rifugiarsi in calcio d’angolo. Ma il ritmo cala subito e il Milan si impossessa costantemente del pallone senza però trovare mai una conclusione alle azioni e facendosi trovare spesso scoperto sulle ripartenze romaniste. Al quarto d’ora un clamoroso errore di Constant in difesa regala il pallone a Totti, che entra in area, prova il tiro verso il primo palo ma la palla va di poco fuori. Il ritmo della partita resta più o meno sempre questo, il Milan tiene palla e la Roma riparte rendendosi sempre più pericolosa rispetto agli avversari. Molto in forma Marquinho che prova di nuovo a sorprendere Abbiati che però legge bene l’azione e sventa il pericolo. Sul cambio di fronte, Muntari ci prova con un buon tiro da fuori che finisce di poco alto. Al minuto 39’, Balotelli commette fallo su Marquinho, l’arbitro lo ammonisce ma Muntari non è d’accordo e lo dimostra in maniera esagerata, afferrando il polso dell’arbitro e braccandolo per chiedere spiegazioni. Rocchi estrae il rosso diretto per Muntari che abbandona il campo imprecando. Lascerà così il Milan in 10 per il resto della gara.
SECONDO TEMPO
Si riprende a giocare, ma dopo un paio di minuti l’arbitro Rocchi sospende la partita a causa dei cori definiti razzisti nei confronti di Balotelli. Rocchi parla con i due capitani per decidere cosa fare, lo speaker lancia un altro avvertimento alle tifoserie e la gara ricomincia. La Roma parte bene e sembra avere l’intenzione di accelerare e sfruttare la superiorità numerica ma, inspiegabilmente, dopo un quarto d’ora il ritmo della partita rallenta e viene spezzettata dai tanti falli commessi da una e dall’altra parte. Andreazzoli sostituisce Perrotta e Marquinho con Pjanic e Florenzi, nonostante Marquinho fosse stato il migliore in campo fino a quel momento. Il Milan risponde sostituendo El Sharaawy e Boateng per inserire Robinho e Nocerino, ma le cose non cambiano. Poco dopo gli ultimi cambi, la Roma inserisce Destro al posto di Osvaldo e il Milan mette Pazzini per Flamini, ma la gara continua sulla stessa linea piatta. Nel giro di tre minuti Totti viene ammonito una prima volta, poi ,dopo aver rifilato a un Mexes molto appassionato una gomitata, l’arbitro tira fuori il cartellino rosso e il Capitano Totti è costretto ad abbandonare il campo. Nei sei minuti di recupero non succede nient’altro se non un’occasione per Mexes, sugli sviluppi di un angolo, ma la partita finisce così. Un pareggio senza reti che non rende felice nessuno.
PROSSIMA E ULTIMA PARTITA DEL CAMPIONATO DI SERIE A: Roma- Napoli presso lo Stadio olimpico di Roma, il 19/05/2013 alle ore 20:45.
Con la Roma nel cuore, sempre e solo DAJE ROMA DAJEEEEEEEEEE!!!
Giada Scanzani