Nicole Minetti, chiamata a deporre nel processo Ruby bis, non fa certo mistero di quelli che erano i rapporti tra lei e l’ex premier Silvio Berlusconi e dice che lo amava di un amore che lei stessa definisce sincero.
Le sue parole fanno scalpore, ma, in fondo, ce le aspettavamo. Ma mentre parla del suo sentimento nei confronti di Berlusconi, Nicole ci tiene anche a sottolineare con forza che non ha mai introdotto nessuno nelle cene ad Arcore, né presentato alcuna ragazza. Nei suoi confronti, dice, si è scatenata una campagna di odio e di disprezzo senza precedenti, che va avanti ancora oggi. E a chi le chiede se le manca la politica risponde senza mezzi termini che ora sta bene e che non rimpiange affatto quei momenti.
Ma Nicole non si limita a questo, perché spiega anche che a volerla in politica, oltre a Berlusconi, fu Don Luigi Verzè. “Il presidente Berlusconi – dice – mi disse che don Verzè avrebbe avuto piacere ad avere un rappresentante dell’istituto in Consiglio regionale. Io accettai con gioia e inconsapevolezza, ma a quel ruolo non ero pronta”.
In questa udienza, ha dovuto spiegare anche la sua versione del caso Ruby e ha sottolineato che lei ha agito solo per cercare di fare del bene, permettendo alla ragazza di andare a casa.