Dopo la prima parte, una panoramica sul lavoro dei “cacciatori di fantasmi”.
Il lavoro di un Team consiste generalmente di due momenti principali: uno preparatorio ed uno operativo.
La fase iniziale è molto importante, in quanto, prevede un primo sopralluogo preliminare, la conoscenza e lo studio dei luoghi e delle persone, con le quali si instaurare un rapporto di fiducia per permettere loro di essere più precise possibile nella narrazione dei fatti. Innanzitutto si cerca di capire la natura del fenomeno individuando se possibile le cause naturali che possono provocarlo . Si raccolgono quante più testimonianze possibili e si mettono in correlazione tra loro.
Nella fase preparatoria, si ricorre a strumenti che permettono al ricercatore di esaminare l’ambiente circostante alla ricerca di variazioni, come rilevatori di campi elettromagnetici a bassa frequenza come i K2 ; inoltre, vengono scattate delle foto dell’ambiente in condizioni di luce per poi paragonarle con altrettanti scatti al buio. Si posizionano le telecamere fisse all’infrarosso orientandole verso vari punti , e si collegano ad un DVR che registra ininterrottamente e su piste diverse le immagini provenienti dalle varie telecamere, si posizionano i microfoni panoramici fissi, per registrare i rumori ambientali.
A questo punto l’indagine è avviata, mentre il DVR e i microfoni panoramici registrano tutto autonomamente, i componenti del Team si dividono in squadre e perlustrano l’area del sito in cerca di un qualunque segnale , equipaggiati con torce per muoversi nell’oscurità, riprendono con videocamere portatili e scattano foto in tutti le direzioni, qualcuno munito di registratore E.V.P. (Electronic Voice Phenomena) tenta di captare eventuali voci da attribuire ad una entità che si manifesta. Si raccoglie più materiale possibile per poterlo analizzare in un secondo momento con molta attenzione, dopo averlo sistematizzato in un archivio.
Ogni nostra indagine è eseguita con molta cura e soprattutto pianificata nei minimi dettagli, nel pieno rispetto delle normative; l’ingresso ad ogni location è preventivamente autorizzato dal proprietario sia esso privato o ente che gestisce il luogo, si cerca di rispettare tutte le norme di sicurezza e di operare con la massima attenzione per la nostra incolumità e per chi eventualmente collabora con noi. Ogni risultato, sia esso fotografico che video, prima di essere pubblicato deve essere autorizzato dal proprietario, ogni cosa quindi non è lasciata al caso ma organizzata nel migliore dei modi. Questo perchè Ghost Hunter non ci si improvvisa.
A brevissimo, altri contributi da Giuseppe Ferrara per E.P.A.S. ( European Paranormal Activity Society )