Comunali, il commento di Grillo: Esito elezioni drammatico

Beppe Grillo

 

Quello accumulato nell’ultima tornata elettorale è stato davvero un magro bottino. Nei ballottaggi conclusi ieri, il Movimento 5 Stelle ha racimolato solo due Comuni (Pomezia e Assemini) registrando quasi ovunque (anche in Sicilia) percentuali al di sotto delle aspettative. Risultati deludenti che hanno spinto la maggior parte dei commentatori a indicare nel movimento guidato da Beppe Grillo il grande “perdente” delle consultazioni suscitando – come prevedibile – la stizzita reazione del suo “animatore” .

“In Italia è sempre tempo di elezioni – ha scritto oggi sul suo blog il “megafono” del M5S – Il Paese è in elezione permanente. Un tormentone. Ogni anno si vota per qualcosa”. “Elezione dopo elezione – ha notato l’ex comico – il disgusto sale, il termometro dell’astensione si surriscalda, se alle prossime politiche superasse la soglia del 70% la Repubblica, lo Stato, il Governo e il Parlamento sarebbero delegittimati”. Da qui la definizione di “vittorie di Pirro” attribuita ai successi elettorali del Pd con la conseguente denuncia dell’inoperosità del governo Letta.

“Si chiede al M5S cosa ha fatto in questi mesi – ha scritto il blogger – ha presentato proposte di legge per le Pmi, per l’abolizione dei contributi pubblici ai giornali e ai partiti, ha spinto l’iniziativa di cancellazione del Porcellum, insieme a molte altre iniziative, come il ritiro delle nostre truppe dall’Afghanistan, legate al suo programma. E ha rinunciato ai rimborsi elettorali per 42 milioni di euro – ha ricordato Grillo – si è dimezzato lo stipendio parlamentare pari circa a 350.000 euro al mese”.

“Le proposte di legge del M5S sono ignorate, respinte – ha denunciato il genovese – Il M5S ha raccolto le firme per leggi popolari e referendum, ignorate o bocciate ogni volta dalla partitocrazia, ha partecipato alle elezioni con persone con la fedina penale pulita”. Tanto quanto basta a concludere che le responsabilità dello “sfascio” attuale vanno cercate altrove. “Invece di chiedere conto ai partiti di cosa hanno fatto in 30 anni – ha osservato il “megafono” del M5S – si demonizza il primo tentativo di democrazia dal basso nato in questo Paese. L’esito delle elezioni è drammatico per l’Italia. Gli italiani, la maggioranza degli italiani – ha concluso Grillo – cominciano a perdere la speranza. E questo è molto triste”.