Anticipazioni Il Trono di Spade, il futuro della Serie e il problema legato al fattore tempo

Negli USA la terza stagione si è appena conclusa con un grande successo di pubblico e qui in Italia tutti stiamo fremendo in attesa del 14 giugno, quando Sky manderà in onda gli ultimi due episodi; ma come vi avevo già anticipato, la produzione è già attiva per la quarta stagione, le quali riprese inizieranno in agosto.
Il problema, infatti, non sembra essere la quarta stagione, ma piuttosto le successive!

Gli autori hanno già spiegato che, prevedono un totale di sette stagioni, con l’aumento del numero di episodi che andranno a comporle (si parla di arrivare a sedici) e che il quarto libro verrà ridimensionato come trama, nella trasposizione, per evitare di introdurre ancora molti altri personaggi, tralasciando invece alcuni di quelli più amati come Tyrion, Jon e Daenerys che, per come scritto da Martin, non compaiono mai.
Questo servirà anche a ridurre i costi di produzione, che già al momento sono molto elevati; stiamo parlando, infatti, di ben venticinque regular, che, potrebbero anche richiedere un aumento del loro compenso, visto che sia la serie, che loro come attori stanno riscuotendo molto successo.
Michael Lombardo, presidente della HBO, però, dice di non essere preoccupato per questo aspetto, in quanto si sono già ritrovati a dover affrontare delle emergenze simili, con attori di altre serie di successo, come I Soprano. E’ convinto invece, che saranno gli attori stessi a non voler abbandonare i loro ruoli, perché ormai vi ci sono affezionati.

Il vero problema è invece il fattore tempo, l’unico vero nemico di qualsiasi produzione.
Se Martin non terminerà i prossimi due romanzi in tempo per la produzione della sesta e della settima stagione, c’è il rischio che la serie si debba fermare e questo non sarebbe un bene.
Benioff, infatti, spiega che ci sono dei problemi alla base, per cui Game of Thrones non può permettersi delle pause e questo problema sono gli attori più giovani.
Quelli che nei romanzi dovrebbero essere dei bambini, come Arya, Bran e Rikon, stanno crescendo molto velocemente, soprattutto Isaac Hempsted Wright, che ha già cambiato la voce. Per cui, se si vuole far si che Game of Thrones continui ad essere il più fedele possibile ai romanzi, Martin dovrebbe sbrigarsi a portare a termine la sua opera letteraria; ma a quanto pare lui non ha nessuna fretta e si giustifica dicendo:

“Ci sto lavorando e saranno finiti quando saranno finiti. Se tutto andrà bene non si faranno attendere come ha fatto il precedente. Vanto ancora un vantaggio che è dato da alcuni giganteschi libri. Se loro prenderanno tutto dai libri, non credo riusciranno a mettersi in pari con me. Ma se lo faranno, avremo alcune cose interessanti su cui discutere”

E a proposito poi del numero di romanzi che ancora pensa di scrivere dice:

“Ho una storia da raccontare; il numero di libri è quasi irrilevante. Lo farò scrivendo tanti libri quanti ne occorreranno. Al momento la pianificazione conferma che sono ancora sette.”

Insomma a Martin non importa che l’orologio biologico del cast non possa essere messo in pausa a lui interessa solo poter finire la sua saga prendendosi tutto il tempo che gli serve.
Per cui, al momento, il destino della serie non è ancora deciso. Staremo a vedere come andrà e, nell’attesa, ci godremo le prossime due stagioni.

Ilenia Ballardin per Il trono di spade