M5S: lascia anche la senatrice Anitori

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E siamo a sette: la senatrice Fabiola Anitori ha ufficializzato ieri la sua fuoriuscita dal Movimento 5 Stelle. Dopo la “cacciata” di Mastrangeli e Gambaro e l’allontanamento spontaneo di Labriola, De Pin, Zaccagnini e Furnari, Fabiola Anitori è la settima parlamentare a congedarsi dal movimento fondato da Beppe Grillo. La notizia ha colto di sorpresa molti colleghi, alcuni dei quali hanno ipotizzato che a motivare la sua scelta siano state questioni tutt’altro che politiche.

“Non riconosco più l’impostazione iniziale del Movimento che è diventato proprio quel partito personale dallo stesso tanto criticato, con un sistema feudale di fedeltà che respinge o espelle chi dissente, chi non si allinea”. E’ questa la motivazione messa nera su bianco dalla ormai ex “cittadina” 5 Stelle, Fabiola Anitori, nella lettera consegnata al capogruppo al Senato per ufficializzare la sua fuoriuscita dal movimento. “Gli avvenimenti registrati all’interno del M5S negli ultimi mesi – ha continuato la Anitori – mi hanno profondamente segnata, peraltro in un periodo molto delicato della mia vita”. 

Ed è proprio su quest’ultima annotazione che il senatore “grillino”, Sergio Puglia, ha marcato l’accento. Alla base della decisione della Anitori vi sarebbero, infatti, secondo lui problemi personali: “Era da tempo che Fabiola stava male, è stata operata – ha raccontato Puglia all’Agi – Ha avuto problemi di salute, ma qualsiasi cosa avesse chiesto, non ci sarebbero stati problemi. Io – ha spiegato il senatore del M5S – avrei chiesto di convocare l’assemblea e avrei detto di lasciarla stare: ‘ragazzi sta male, ha bisogno dei soldi’“.

“Il problema è che le regole sono dure e non tutti le reggono – ha tagliato corto Sergio Puglia – Lei dice che non è d’accordo sulla linea politica che sarebbe cambiata, ma come fai a dire che la linea politica è cambiata se non ci sei da tempo? Vuol dire che guardi la tv. Questo comportamento dà conferma a quello che noi diciamo: la gente – ha concluso il “pentastellato” – vuole delle scuse per uscire a testa alta dal Movimento, ma i soldi sono il motivo predominante”.