La replica al presidente del Senato, Pietro Grasso, la rivendicazione dei risultati già ottenuti in Cdm e la sponsorizzazione della candidatura di Daniela Santanchè alla vicepresidenza della Camera (in sostituzione del ministro Maurizio Lupi): sono questi alcuni degli argomenti affrontati dal segretario del Pdl, Angelino Alfano, in un’intervista concessa oggi al Messaggero.
Angelino Alfano aveva scelto ieri di non unire la sua voce al coro dei “falchi” del Pdl arrabbiati con Pietro Grasso, ma interpellato oggi dal quotidiano romano, Il Messaggero, non si è tirato indietro. “Io, al contrario di Grasso, in giro per l’Europa ho ricevuto solo complimenti per il senso di responsabilità avuto dal Pdl nel far nascere questo governo – ha dichiarato il vicepremier – Capisco che la memoria sia corta, ma qualcuno finge di dimenticare quei primi 60 giorni dopo le elezioni, quando Berlusconi lanciò l’idea del governo che poi si è realizzato e il Pd – ha ricordato Alfano – inseguiva Grillo rifiutandosi di accettare ciò che poi la realtà ha imposto”.
“E’ evidente che Grasso era alla sua prima intervista di peso e deve ancora prendere le misure con la sua nuova funzione – ha rincarato il ministro dell’Interno – Berlusconi ha già ribadito di non aver alcuna intenzione di far cadere il governo. E semmai questo dovesse accadere – ha puntualizzato il segretario del Pdl – le scelte competeranno alla prima carica dello Stato, non alla seconda”.
E sulle polemiche animate da alcuni esponenti del suo partito (Brunetta &co.), che hanno tradito scarso apprezzamento per quanto finora fatto dal governo: “Noi non abbiamo avvelenato nessun pozzo – ha replicato Alfano – semmai li stiamo riempiendo di acqua potabile per i cittadini. Nell’agenda del governo, l’Imu e l’Iva sono temi che abbiamo introdotto noi con forza – ha rivendicato il segretario del Pdl – La questione della detassazione dei giovani neoassunti, idem. Equitalia, pure. E le semplificazioni in materia di infrastrutture, le ristrutturazioni… – ha aggiunto il vice di Letta – Ovviamente non abbiamo ancora fatto tutto il desiderabile, ma la gran parte del possibile”.
Quanto alla decisione (già molto contestata dagli “alleati” democratici) di candidare Daniela Santanchè alla vicepresidenza della Camera: “Daniela Santanchè è la nostra candidata senza alternative e non c’è ragione alcuna per cui il Pd debba dire di no – ha tagliato corto Alfano – Noi abbiamo votato alle presidenze di commissione esponenti del Pd iper-connotati dal punto di vista partitico, in un quadro di accordi generali per assicurare l’avvio della legislatura dei delicatissimi accordi che hanno dato il via a questo governo. Ora – ha affermato il pidiellino – chiediamo al Pd di ricambiarci con la stessa lealtà“. “Non sono abituato a concludere le mie frasi con le minacce – ha rimarcato il vicepremier – ma certamente ci attendiamo la stessa correttezza che abbiamo avuto noi”.