Di ritorno dal suo micro-tour europeo (in Israele, Palestina e Germania), il premier Enrico Letta si è premurato di convocare ieri a Palazzo Chigi i capigruppo dei partiti che sostengono il suo governo. Una “cabina di regia” sollecitata, tra l’altro, dalle considerazioni che qualche giorno fa Mario Monti aveva affidato a Facebook, nelle quali il Professore aveva esplicitamente chiesto a Letta di “cambiare passo”.
Insieme al presidente del Consiglio, anche il vicepremier Angelino Alfano e il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, convocato per illustrare la reale situazione delle finanze pubbliche (non troppo buona) e per chiarire, in sostanza, cosa – al momento attuale – è plausibile pianificare e cosa no. “La riunione di maggioranza è stata molto positiva – ha commentato Enrico Letta – C’è un buon rilancio del governo e del programma di governo e, soprattutto, c’è questa idea di una road map che vada verso il completamento di 18 mesi di lavoro”.
“E’ una buona road map – ha insistito il premier – un buon percorso che ha visto tutte le forze politiche che sostengono il governo molto convinte e impegnate”. Per quanto le difficoltà non manchino: “Da qui ai prossimi 18 mesi il primo obiettivo, quello più difficile – ha specificato il capo del governo – è il tema della soluzione delle cose più complicate, cioè l’Imu e l’Iva, perché avvengono con il bilancio 2013 ancora rigido, che non gode di flessibilità. Quindi la copertura di questi interventi – ha spiegato Letta – va trovata tutta dentro il bilancio e non è semplice”.
Una puntualizzazione che rende bene l’idea di quanto le due questioni (su cui il Pdl ha assunto posizioni “barriccadere”) siano ancora lontane dalla risoluzione finale. Ma nella “road map” che i partecipanti al vertice di ieri avrebbero tracciato insieme c’è anche dell’altro. “Il secondo punto è previsto per l’autunno – ha annunciato il presidente del Consiglio – quando ci sarà la legge di stabilità che sarà centrata sullo sviluppo, sul rilancio economico e sulla capacità di ridurre le tasse, in particolare sul lavoro”. Quindi ci si occuperà del semestre di presidenza italiana in Europa: “Prepareremo un programma per un rilancio dell‘Europa, per un’Europa più forte”, ha assicurato il premier, che ha aggiunto: “il quarto obiettivo sarà il completamento delle riforme costituzionali“.
A conclusione del vertice, a tradire soddisfazione sono stati, sopratutto, i rappresentanti di Scelta Civica e del Pdl. “E’ stato un incontro molto positivo e costruttivo”, ha commentato Renato Brunetta, che ha detto: “Sul finale il presidente Letta ha anche fatto una grande apertura sulla tematica dei pagamenti della Pubblica amministrazione“.