L’ambizione è un tratto caratteriale di cui Matteo Renzi di certo non difetta. Dopo l’operazione “rottamazione”, che il sindaco di Firenze ha parzialmente rinnegato, il democratico si esercita a fare il premier, studiando bene mosse e tempi. Un “training” che giovedì lo ha spinto a prendere un aereo per raggiungere nel pomeriggio Berlino.
E’ qui che il volitivo giovane democratico ha incontrato la cancelliera Angela Merkel, ossia la donna che da anni detta la linea economica in Europa. Un faccia a faccia “riservato” nel corso del quale Renzi avrebbe parlato con la Merkel delle grandi questioni europee intrattenendosi, inevitabilmente, sulla crisi italiana. Difficile capire perché il sindaco di Firenze, che con internet e i social network ha un rapporto particolarmente “disinvolto”, abbia scelto di oscurare la “succosa” notizia.
Probabilmente neanche a lui sarà sfuggito che l’ufficializzazione della sua trasferta berlinese avrebbe potuto ingrossare i sospetti di quanti guardano a lui come una “minaccia”, soprattutto all’interno del suo stesso partito. Leggendo nella sua “intraprendenza” il tentativo di porre le basi per dei rapporti internazionali sui quali poter puntare in vista delle prossime elezioni. Quelle in cui, con ogni probabilità, si candiderà a diventare presidente del Consiglio.
Sia come sia, prima di salire sull’aereo per Berlino, il sindaco di Firenze avrebbe avvisato il premier Enrico Letta. Un gesto di cortesia certo, ma anche di “furbizia” politica: se Letta avesse appreso del suo incontro con la Merkel da altre fonti, avrebbe inevitabilmente pensato che Renzi stesse cercando di insidiarlo e di “scalare” la sua premiership. Da qui la decisione di metterlo al corrente personalmente per evitare che le immancabili “malelingue” potessero dare vita a retroscena al vetriolo.
Stando ai beninformati, il sindaco di Firenze avrebbe in programma anche altri trasferimenti: nelle prossime settimane dovrebbe incontrare, infatti, il presidente francese, Francois Hollade, e il primo ministro britannico, David Cameron. Un mini tour europeo con cui l’ex “rottamatore” vuole probabilmente giocare d’anticipo vaticinando, in un futuro non troppo lontano, il suo arrivo a Palazzo Chigi.