Tito Vilanova lascia la panchina del Barcellona. Da oggi in avanti si concentrerà sulla partita più importante, quella contro il tumore alla ghiandola salivare che lo tormenta da due anni e che, purtroppo, si è ripresentato. A differenza di sei mesi fa – quando affidò la squadra al vice Jordi Roura ma continuò ad seguirla a distanza, da New York, dove era volato per curarsi dopo la prima ricaduta – il tecnico catalano prende le distanze dal pallone e dice addio ai campioni di Spagna: “Dopo aver valutato i test di routine effettuati in settimana, si è presentata per Vilanova la possibilità di seguire un trattamento medico che è incompatibile con il lavoro di allenatore del Barcellona“, ha spiegato ieri il presidente Rosell in una commossa conferenza stampa.
Colpo durissimo – Dopo aver provato in tutti i modi a restare uniti, Tito ed il Barça hanno deciso di dividere le proprie strade, segno evidente che le condizioni di salute dell’allenatore sono preoccupanti: questo, naturalmente, è l’aspetto più importante e delicato della faccenda. L’altro, quello più prettamente sportivo, riguarda il club catalano, che deve trovare in fretta e furia un nuovo tecnico a meno di un mese dall’inizio della Liga: “E’ un colpo molto duro, ma al Barcellona ne abbiamo ricevuti tanti e ci rialzeremo anche stavolta“, le parole di Rosell, che ieri era accompagnato da Zubizareta.
I nomi in lizza – Proprio il ds avrà il compito di setacciare il sostituto di Vilanova: “All’inizio della prossima settimana annunceremo il nuovo allenatore“, ha fatto sapere il presidente. Oltre a Joan Francesc Ferrer “Rubi”, appena arrivato in Catalogna come assistente di Tito, alla panchina del Barcellona sono stati accostati diversi nomi: da Luis Enrique a Michael Laudrup, passando per Oscar Garcia, Ernesto Valverde, Frank De Boer e persino André Villas-Boas. Nelle ultime ore, però, sono salite vertiginosamente le quotazioni di Gerardo “el Tata” Martino, tecnico argentino attualmente alla guida Newell’s Old Boys.