La lunga “maratona” parlamentare avviata dal Movimento 5 Stelle alla Camera dovrebbe giungere oggi al traguardo intorno alle 13,00. Dopo la fiducia incassata dal governo sul “decreto del Fare”, i “cittadini” sono rimasti in aula per una seduta-fiume che si è protratta per due giorni e due notti intere. Il motivo? Tentare di rimandare a settembre la discussione sulla riforma costituzionale.
La seconda “notte bianca” alla Camera ha avuto come protagonisti i deputati del M5S, che si sono alternati al microfono per i loro interventi, il vicepresidente Roberto Giachetti e il sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico, Claudio De Vincenti, in rappresentanza del governo. Una presenza risicata, ma sufficiente a consentire la prosecuzione del disegno “ostruzionistico” dei 5 Stelle, intenzionati a posticipare a settembre la discussione parlamentare sulla modifica della Carta costituzionale.
“Chiediamo a Letta di rivedere la calendarizzazione del ddl costituzionale per dare la possibilità di affrontare il tema in maniera più approfondita, con un dibattito che coinvolga maggiormente la cittadinanza – ha spiegato ieri il capogruppo del M5S alla Camera, Riccardo Nuti – Noi le riforme le vogliamo fare, a patto che non si crei una situazione di muro contro muro. Possiamo bloccare i lavori per tutta l’estate – ha avvisato il deputato 5 Stelle – ma a chi conviene?”.
I nodi potrebbero sciogliersi già oggi, nel corso dell’incontro che i “cittadini” hanno chiesto e ottenuto con il capo del governo. “L’incontro con il presidente del Consiglio, Enrico Letta, chiesto dal gruppo del Movimento 5 Stelle della Camera si svolgerà domani (oggi, ndr) dopo il Consiglio dei Ministri e il voto finale di Montecitorio sul ‘decreto fare’ – si legge in una nota diramata ieri da Palazzo Chigi – Con Letta saranno presenti il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini, e quello per le Riforme costituzionali, Gaetano Quagliariello“.