La sforbiciata di Letta su auto blu e aerei di Stato

Letta ai ministri, tutti in ritiro per 24 ore in un'abbazia in Toscana domenica e lunedì

 

In tempi di crisi imperante, il premier Enrico Letta ha (ben)pensato di “rabbonire” i sempre meno numerosi italiani sotto l’ombrellone con una spending review di mezzo agosto. La direttiva emanata da Palazzo Chigi è stata presentata ieri, nel corso di una conferenza stampa, dal presiedente del Consiglio in persona, che ha illustrato le voci del piano di risparmio predisposto.

Le auto blu a disposizione di Palazzo Chigi saranno ridotte del 25%, passando da 60 a 44, con una “razionalizzazione” che limiterà ai soli casi di necessità conclamata il loro utilizzo.

Tagli anche sui voli di Stato: l’obiettivo che il premier intende raggiungere è quello di  puntare sulle 5 mila ore all’anno (nel 2010 sono state 10 mila) e di vendere 3 dei 10 apparecchi della flotta “presidenziale” (un Airbus 419 e due Falcon 900). Una mossa, quest’ultima, che – stando alle stime di Palzzo Chigi – consentirà di risparmiare 50 milioni di euro, che andranno a potenziare la flotta della Protezione civile impegnata a spegnere gli incendi boschivi.

Prevista una “stretta” anche sulle spese di missione che dovranno essere rigorosamente rendicontate. Dirigenti e funzionari dovranno sempre puntare su spostamenti economy e limitare il più possibile l’uso del taxi.

La “sforbiciata” estiva di Letta ha convinto poco il capogruppo del M5S alla Camera, Riccardo Nuti“E’ ovvio che anche questa è una conseguenza del non avere una visione, una pianificazione – ha commentato – Questo governo e questa maggioranza hanno bocciato la nostra proposta di bloccare definitivamente l’acquisto dei cacciabombardieri F35 e ora sparano questa ennesima trovata pubblicitaria? Se ne devono andare a casa e poi da casa – ha tagliato corto il “cittadino” 5 Stelle – discuteranno da soli, senza i tg, su Imu o non Imu, illudendosi che questo sia il problema dell’Italia”.

A “benedire” (seppur con “riserva”) l’iniziativa illustrata ieri dal premier è stata, invece, la pidiellina Deborah BergaminiApprezziamo gli sforzi del governo per la riduzione dei costi della politica – ha detto – tema particolarmente sentito e sul quale alcune forze politiche hanno costruito un’intera campagna elettorale di stampo populistico, così come l’impegno del presidente del Consiglio a spiegare le cose fatte dall’esecutivo, anche nei giorni di chiusura dell’attività parlamentare. Restano però ancora troppo generiche – ha evidenziato la parlamentare del Pdl – le rassicurazioni sul nodo vero di queste settimane: l’abolizione dell’Imu sulla prima casa”.