Torino-Sassuolo 2-0 – Per ritornare a vincere bisognava ripartire da zero. Prima di campionato, tanti volti nuovi in squadra, un progetto che si riavvia. Cinque mesi (e dieci partite ufficiali) dopo la finezza di Jonathas che stese la Lazio, il Torino riassapora il gusto del successo e fa fuori il Sassuolo, bagnando nel migliore dei modi la prima della Serie A versione 2013/’14. Quella volta nevicava, questa serata viene chiusa da un violento nubifragio: prima l’avevano resa incandescente Brighi e Cerci, bravi a fissare il punteggio sul 2-0 e regalare un sorriso alla Maratona. Mastica amaro Di Francesco, che sognava di far esordire i neroverdi nel massimo campionato con un risultato di prestigio: la sua squadra è sembrata lontana parente di quella che dominò in B, ma il tempo per rifarsi non manca.
Lampo di Brighi – Di nuovo titolare dopo lo spezzone di una settimana fa, Cerci ha una gran voglia di tornare ad essere decisivo. Il Toro parte a razzo e dopo meno di 1′ gli permette di arrivare alla conclusione, troppo debole per impensierire Rosati. L’avvio shock non spaventa il Sassuolo, che si riassesta subito e inizia a macinare gioco, sfruttando trame di gioco ben collaudate. La squadra granata sembra intimorita e per un buon quarto d’ora è costretta ad aspettare, ma non rischia: la spinta neroverde si esaurisce in una botta da lontano di Kurtic bloccata bene da Padelli. Cerci ed Immobile riescono lentamente a dare un po’ di brio ad una manovra troppo lenta, permettendo al Toro di avere una bella fiammata a metà frazione, inefficace però negli ultimi venti metri. Dalla parte opposta, invece, i brividi arrivano, anche perché Glik è stranamente distratto: Zaza vorrebbe approfittarne, ma la sua girata dal limite non fa paura. A 5′ dal termine, quando le due squadre sembrano destinate a chiudere la prima frazione senza reti, arriva il lampo che spacca la partita: Immobile sfonda a sinistra e crossa basso, Brighi irrompe in scivolata e con un diagonale chirurgico buca Rosati. Pur senza brillare, il Toro va negli spogliatoi in vantaggio.
Cerci, che gol – La ripresa si apre con una novità inattesa: Ventura accantona Brighi, l’autore del gol, sostituendolo con Basha. Invece di dare nerbo alla mediana granata, la mossa (legata ad un problema fisico dell’ex giallorosso?) sembra favorire il Sassuolo, che riparte con maggior slancio e ci prova subito con una conclusione imprecisa di Magnanelli. Il Toro non sta a guardare e la sfida diventa improvvisamente divertente: a Vives, che va ad un passo dal gol con un gran destro da fuori, risponde subito Ziegler, che manda sopra la traversa una punizione dai venti metri. L’ultima parola spetta a Cerci, che al 63′ si accende e trova il raddoppio: raccolta palla sull’out di destra, l’esterno azzurro si accentra e con un violento diagonale dal limite fulmina Rosati. Di Francesco corre ai ripari inserendo Alexe e Pavoletti e il Sassuolo reagisce con orgoglio, sfiorando il gol in un paio di circostanze: pericolosa soprattutto la zuccata dello stesso Pavoletti, che non trova la porta di un soffio. L’improvviso acquazzone che si abbatte sull’Olimpico spegne l’ardore neroverde, permettendo al Toro di gestire senza affanni l’ultima porzione della partita. Tra un tentativo finale del solito Pavoletti e una sinistraccio da fuori di Alexe, Immobile trova il modo di farsi fermare dal palo: poco male, Ventura inizia il suo terzo campionato granata nel modo migliore.
Torino-Sassuolo 2-0 (40′ Brighi, 63′ Cerci)
Torino (3-5-2): Padelli; Glik, Rodriguez, Moretti; Darmian, Brighi (46′ Basha), Vives, Farnerud (70′ El Kaddouri), D’Ambrosio; Cerci (83′ Meggiorini), Immobile. A disposizione: L. Gomis, Bovo, Maksimovic, Bellomo, Larrondo. All. Ventura.
Sassuolo (4-3-3): Rosati; Gazzola, Terranova, Rossini, Ziegler; Kurtic, Magnanelli (79′ Laribi), Missiroli; Farias (71′ Pavoletti), Zaza, Masucci (65′ Alexe). A disposizione: Pomini, Perilli, Acerbi, Bianco, Laverone, Bianchi, Chibsah, Alhassan, Lodesani. All. Di Francesco.
Arbitro: Daniele Orsato di Schio.
Note: ammoniti Farnerud (T), Farias (S), Immobile (T), Gazzola (S)