Quello pubblicato ieri sul suo blog è stato senz’altro l’ennesimo je accuse sferzato da Beppe Grillo all’indirizzo di politici e potentati, ma non solo.
“E’ finito il tempo delle mele – ha scritto l’animatore del M5S – Il sistema protegge se stesso come una belva feroce. Non cede su nulla. Nessun taglio ai privilegi, alle pensioni d’oro, ai finanziamenti elettorali. L’indifferenza più completa verso la volontà popolare. Gli italiani trattati come servi. Questi vanno cacciati a calci nel culo – ha scritto il genovese – Ogni voto, un calcio in culo”.
“Il Movimento 5 Stelle è il primo partito italiano ed ha ottenuto soltanto una presidenza di commissione, quella della Vigilanza Rai – ha denunciato il blogger – Le altre, che ci spettavano, tra cui il Copasir, se le sono spartite i partiti. Prima coalizzati per il voto, poi dissociati per le poltrone e per l’occupazione militare delle istituzioni”.
“Spesso mi chiedo cosa ci stiamo a fare in Parlamento – ha osservato sconsolato Grillo – nessuna nostra proposta è stata accettata. Nessuna legge parlamentare è stata approvata. La farsa di un presidente della Repubblica eletto da Berlusconi che disegna da anni strategie fallimentari come investito da un’autorità suprema, prima Rigor Montis, poi Capitan Findus Letta – ha proseguito nella sua analisi il blogger – sta andando avanti come se niente fosse successo. Di economia nessuno parla più mentre il Paese viene strangolato”.
Da qui l’invito a prepararsi per tornare presto alle urne. Con il Porcellum. “E’ necessario tornare immediatamente alle elezioni e poi, se governerà il M5S – ha spiegato Beppe Grillo – cambiare in senso democratico la legge elettorale, farla approvare da un referendum e incardinarla in Costituzione”. “Questi non cederanno niente, neppure un’unghia incarnita – ha rimarcato sul finale l’ex comico – Adesso non c’è più tempo. O vanno a casa loro, o va a casa il Paese. In mezzo non c’è nulla. Prepariamoci alle elezioni per vincerle”.