Il sipario sta per alzarsi sul nodo politico che – accanto all'”agibilità” di Silvio Berlusconi – ha tenuto con il fiato sospeso gli italiani in vacanza. La faticosa soluzione sull’Imu verrà annunciata oggi,a conclusione del Cdm convocato nel pomeriggio a Palazzo Chigi.
Gli incontri tra gli “addetti ai lavori” si sono succeduti senza tregua per tutta la giornata di ieri. A presenziarli Fabrizio Saccomanni, ovvero il ministro che deve reperire le coperture necessarie ad abolire (come pretende il Pdl) o rimodulare (come suggerisce il Pd) l’imposta sulla prima casa. Insieme a lui il vice-premier Angelino Alfano, il capogruppo del Pdl alla Camera, Renato Brunetta, il ministro democratico, Dario Franceschini e quello pidiellino, Maurizio Lupi. E, ovviamente, il presidente del Consiglio, Enrico Letta.
Tutti impegnati a discutere e limare gli ultimi dettagli che, stando ai beninformati, verranno definiti questa mattina dai tecnici del ministero dell’Economia. Il problema da risolvere resta quello relativo alle coperture: Saccomanni e i suoi collaboratori avrebbero reperito circa 2 miliardi utili a cancellare la prima rata di quest’anno. Soldi che, stando ai soliti beninformati, starebbero per arrivare dai creditori dello Stato intenzionati a saldare il loro debito.
Ma il vero “rompicapo” restano gli altri 2 miliardi (circa) necessari a cancellare anche la seconda rata del 2013. Il sentore è che il responsabile dei conti pubblici possa decidere di reperirli mettendo mano, ad esempio, alle solite accise sulla benzina, ma ogni ipotesi rimane ancora aperta. A tradire ottimismo è stato Renato Brunetta: “Le coperture ci saranno e saranno chiare nette e credibili”, ha dichiarato ieri. Oggi scopriremo se e quanto le sue parole siano aderenti alla realtà.