Agosto, il mese di vacanza per antonomasia, sta finendo e arriva il momento di tornare al lavoro. Per chi ce l’ha.
Oppure è il momento per smettere per tutti coloro che hanno lavorato durante il periodo estivo. Chi ce l’ha avuto.
Oppure è il momento di cercarne uno. Comunque sia, in Spagna, il Governo ha approfittato di questa ultima settimana per mettere mano alla legislazione del lavoro.
Il Ministro del Lavoro, Fatima Bañez , ha annunciato qualche mattinata fa al Congresso un progetto che cerca di semplificare i modelli d’assunzione dai 41 attuali a 5 e così mettere un po’ di chiarezza sul groviglio legato ai “bonus” che sono ora in vigore. Una volta in vigore, i modelli di reclutamento verrebbero ad essere: a tempo indeterminato, temporaneo, di pratica e di formazione e d’apprendimento .
Bañez, sempre durante la seduta del Congresso, ha spiegato che “l’ esistenza di un gran numero di moduli è una barriera per le piccole imprese”. A questo proposito, il ministro del Lavoro ha fatto sapere che gli aspetti tecnici per mettere in pratica questa riforma al più presto sono già molto avanzati e godrà dell’accordo di tutti gli agenti sociali: datori di lavoro, impiegati piuttosto che sindacalisti.
Non è una iniziativa che parte da zero e totalmente nuova dato che già era stata chiesta dal CEOE (confederazioni spagnole di organizzazioni imprenditoriali) qualche tempo fa. Infatti, pochi giorni fa , il presidente Juan Rosell , ha ribadito la sua proposta di ridurre i modelli di assunzione a quattro o cinque , perché , secondo lui , sono quelli che le aziende utilizzano effettivamente. “Purtroppo non siamo in grado di convincerli che sarebbe molto più facile da fare quattro o cinque contratti con bonus , e abbiamo lasciato passare tre, quattro o cinque anni, per cercare di capire cosa funziona e cosa non lo fa per poi trarre le conclusioni ” si lamentava Rosell.
Parallelamente a questo, il ministro ha spiegato che il governo sta anche lavorando per consolidare nella legislazione lavorativa tutti gli incentivi esistenti nel reclutamento. Per poi aggiungere che “l’inclusione in un unico testo normativo di incentivi e assunzioni, rispetto alle attuali regole di dispersione, fornirà una base chiara e precisa tanto per i lavoratori come per i loro datori di lavoro”. L’ obiettivo, ha sottolineato Bañez , è quello di “facilitare l’assunzione e che il lavoratore abbia la certezza che i suoi diritti verranno rispettati”.