Sotto l’albero di Natale i militanti del Carroccio potrebbero trovare un nuovo segretario federale. Ad annunciarlo è stato lo stesso Roberto Maroni che, intervistato ieri da Vittorio Feltri in occasione della “Berghem Fest” di Alzano Lombardo, ha anticipato la sua intenzione di “passare il testimone”.
“Penso sia arrivato il momento di fare il passaggio delle consegne a favore di giovani rampanti”, ha dichiarato Maroni, che ha marcato l’accento sulla sua volontà di fare il governatore della Lombardia “a tempo pieno”. Il dirigente del Carroccio ha anche annunciato la convocazione del prossimo congresso entro tempi stretti che dovrebbero verosimilmente permettere di eleggere il nuovo segretario entro Natale.
“Abbiamo tanti giovani rampanti“, ha sottolineato Maroni, che ha citato il sindaco di Verona, Flavio Tosi, il segretario della Lega Lombarda, Matteo Salvini, il capogruppo della Lega alla Camera, Giancarlo Giorgetti, e il governatore del Piemonte, Roberto Cota. “Deciderà il congresso – ha precisato – anche se la rosa personalmente la ridurrei a due: Tosi e Salvini”.
La “rinuncia” di Maroni alla guida del partito arriva a qualche mese di distanza dalla “scomunica” del suo ex capo, Umberto Bossi. Il quale aveva tradito forte insofferenza per la sua decisione di mantenere l’incarico di segretario federale del Carroccio, dopo la vittoria alle elezioni regionali della Lombardia che lo avevano incoronato nuovo presidente. “Evidentemente ha il culo abbastanza grande per stare seduto su entrambe le poltrone”, aveva affondato allora il Senatur.