Scontro in Giunta, l’altolà di Schifani: Governo a rischio

Renato Schifani

 

 

“Altro che plotone di esecuzione, il Pd ha preparato una camera a gas“. Ospite ieri della trasmissione televisiva Porta a porta, il capogruppo del Pdl al Senato, Renato Schifani, non ha usato giri di parole. Le notizie trapelate dalla prima faticosa seduta della Giunta per le Elezioni di Palazzo Madama non lascerebbero dubbi (a suo giudizio) sull’atteggiamento “forcaiolo” dei senatori democratici, intenzionati a “pensionare” forzosamente il loro storico avversario politico.

“Dalla Giunta provengono segnali di muro contro muro – aveva commentato nel pomeriggio lo stesso Schifani – Un inaccettabile atteggiamento da parte del Partito democratico e del Movimento 5 Stelle che, addirittura, intendono votare entro domani (oggi per chi legge, ndr) contro le pregiudiziali approfondite e dettagliate formulate dal relatore. Se dovesse succedere questo – aveva avvisato l’ex presidente del Senato – non credo che si potrebbe più parlare di maggioranza a sostegno del governo“.

Parole inequivocabilmente incendiarie, che hanno riportato alla ribalta la questione inerente la difficile “sopravvivenza” del governo Letta. Se Berlusconi decade dal suo status di senatore, ha sostanzialmente anticipato Renato Schifani, il Pdl non esiterà a “staccare la spina” all’esecutivo. Ed è significativo che a consegnare l’obliquo ultimatum non sia stato un rappresentante dei cosiddetti “falchi” del Pdl, ma una “colomba” fisiologicamente votata al dialogo.

Le parole di Schifani hanno spinto il segretario del Pd, Guglielmo Epifani, a intervenire sull’argomento: “Far cadere il governo in questo momento sarebbe un atteggiamento irresponsabile – ha rimarcato l’ex sindacalista – È chiaro che, se dovessero dare corso a queste minacce, avremo la prova provata che si usa questo caso (la possibile decadenza di Berlusconi, ndr) come un atto di grave irresponsabilità verso la condizione economica e sociale del Paese. Se qualcuno lo farà – ha concluso Epifani – se ne assumerà tutta la responsabilità”.