Decadenza Berlusconi: la Giunta rinvia voto

 

Osservando da vicino le dinamiche eternamente in evoluzione che riguardano il “caso Silvio Berlusconi” viene in mente l’Azzeccagarbugli di Alessandro Manzoni. Ovvero la fisiologica capacità di certi “addetti ai lavori” di complicare sempre il quadro, immettendo nella discussione elementi nuovi, rimasti fino a quel momento insondati. Le “sorti” del senatore Silvio Berlusconi (condannato in via definitiva per frode fiscale) sembravano già segnate, tanto che molti “profeti” politici si erano avventurati a pronosticare che il voto della Giunta sulla sua decadenza sarebbe arrivato già nella serata di ieri.

Così non è stato. I membri della Giunta per le Elezioni del Senato che si sono rincontrati ieri sera (dopo le ore 20,00) nel cortile di Sant’Ivo alla Sapienza  a Roma sono usciti fuori (poco dopo la mezzanotte) con un rinvio. La prossima seduta si terrà giovedì alle ore 15, mentre l’Ufficio di presidenza (già convocato da Dario Stefàno) si occuperà di calendarizzare i prossimi appuntamenti nella giornata di oggi.

Ma cosa è successo esattamente? Il relatore Pdl, Andrea Augello, che aveva illustrato nel corso della prima seduta tre questioni pregiudiziali (alle quali se ne era aggiunta una quarta del collega Lucio Malan), ha deciso di “derubricarle” a semplici considerazioni preliminari. Tali questioni non dovranno dunque essere sottoposte ad alcuna votazione. Il ritiro delle pregiudiziali consentirà ai 23 membri della Giunta di avviare la discussione generale sulla corposa relazione di Andrea Augello che, a conclusione della seduta di ieri, ha formalizzato la proposta di convalidare l’elezione di Silvio Berlusconi.

A spiegarlo ai giornalisti è stato il presidente della Giunta, Dario Stefàno“Il relatore ha ritirato le questioni pregiudiziali – ha detto – e ha articolato la sua proposta di convalida dell’elezione del senatore Berlusconi attraverso una sua relazione, ai sensi dell’articolo 10 del Regolamento”. “Abbiamo già da stasera avviato la discussione generale – ha aggiunto Stefàno – e abbiamo unanimemente deciso di aggiornare la Giunta a giovedì”. E a chi gli ha chiesto se si possa parlare di un risultato di “compromesso”: “Non è una mediazione – ha replicato il presidente della Giunta per le Elezioni – è un  fatto nuovo che ci consente di ottemperare ulteriormente all’avverbio immediatamente poiché andiamo direttamente alla discussione generale”.

Ma sui tempi è forse più prudente non sbilanciarsi troppo. Di certo si sa che nella prossima seduta di giovedì, ogni membro della Giunta (sono in tutto 23) avrà a sua disposizione 20 minuti per intervenire e dire la sua sulla vicenda “decadenza Berlusconi”. Stando alle previsioni consegnate da alcuni senatori del Pd, la votazione finale potrebbe giungere già giovedì o, al massimo, alla seduta successiva. Azzaccagarbugli permettendo.