Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha partecipato questa mattina alla seduta della Camera dedicata alla crisi siriana. Dopo gli interventi di molti deputati presenti in Aula, che hanno espresso pareri differenti sul rischio di un possibile intervento militare nel Paese di Assad, il premier è intervenuto partendo da un interrogativo formulato nei giorni scorsi da Papa Francesco : “E’ possibile percorrere la strada della pace?”.
“Voglio qui ribadire – ha detto Letta – la più netta e inequivocabile condanna nei confronti dell’utilizzo delle armi chimiche. E’ un crimine contro l’umanità che esige una sanzione dura e adeguata da parte della comunità internazionale”. “L’uso delle armi chimiche è il confine invalicabile – ha insistito il capo del governo – Per questo la comunità internazionale deve adottare subito misure di deterrenza contro questi crimini inaccettabili”.
E sulla possibilità che la guerra civile siriana spiani la strada a un intervento armato internazionale guidato dagli Stati Uniti: “Crediamo che un’azione militare rischi di ingenerare reazioni e controreazioni pericolose – ha spiegato Letta – Per questo abbiamo comunicato ai nostri alleati americani che l’Italia non parteciperà ad alcuna azione di forza senza l’ok del Consiglio di Sicurezza dell’Onu“. “La strada diplomatica resta in salita – ha ammesso il presidente del Consiglio – ma è una strada da battere con determinazione e buona volontà”.