Stasera torna in prima serata su Retequattro ‘Quarto Grado’, condotto da Gianluigi Nuzzi con Sabrina Scampioni, e – tra i vari argomenti trattati – verrà proposta un’intervista telefonica a Rocco Parolisi, fratello dell’ex caporalmaggiore dell’Esercito Salvatore, condannato all’ergastolo per l’omicidio della moglie Melania Rea.
Durante l’intervista, rilasciata al neoconduttore e che potremo ascoltare per intero stasera, Rocco Parolisi dirà la sua dopo due anni di silenzio: “Forse Salvatore sa qualcosa, ma non parla. Viene da chiedersi: “Ma se fosse stato minacciato da qualcuno e per timore lo tenesse nascosto?””.
“Noi non sappiamo quello che è successo, ma se avessimo una pista alternativa, l’avremmo fornita agli inquirenti. Vogliamo la verità, perché teniamo alla nostra famiglia e a quella di Melania”, ha quindi aggiunto il fratello Parolisi, agente della polizia penitenziaria, che ha anche parlato della relazione tra Salvatore e la moglie: “Escludo l’amore cieco per Melania, ma mio fratello voleva bene al nucleo familiare. Non sapevo che tra loro ci fosse crisi: l’ho scoperto qualche giorno dopo l’accaduto. Sono rimasto male quanto sono venuto a conoscenza della storia parallela e provo rabbia per il fatto che Salvatore non ne abbia informato subito la magistratura”.
Quindi, spazio ai ricordi sulla loro gioventù: “Salvatore era un ragazzo tranquillo, un ‘bonaccione’. Non si allontanava mai da casa, giocava nel quartiere. Era riflessivo e se gli facevo osservazioni, affinché mantenesse un comportamento più rispettoso, mi ascoltava”.
Dunque, una battuta sul fatto (quantomeno strano) che nessun amico abbia difeso Salvatore: “È vero: ma dobbiamo partire dal presupposto che si è arruolato giovane e ha lasciato nella prima adolescenza tutti i suoi amici (che ora sono sparsi per l’Italia per lavoro). Da quando Salvatore si è arruolato e lavorava per lo Stato, queste amicizie sono venute meno. Gli unici amici che potrebbe avere, sono i commilitoni”.
Per finire, Rocco Parolisi ha parlato del futuro del fratello: “Ho parlato con Salvatore due mesi fa, era sfiduciato per come sono andate le cose e mi ha detto che è pronto a sostenere la sua innocenza. È un ragazzo testardo e con forza d’animo. Non credo che per lui ci sarà un’altra condanna”.