A poco meno di una settimana di distanza dall’inedita forma di protesta messa in atto da 12 deputati del M5S, è arrivata ieri la sanzione a loro comminata. I “cittadini” 5 Stelle avevano raggiunto venerdì scorso il tetto di Montecitorio per srotolare un gigantesco striscione con su scritto “La Costituzione è di tutti”, in segno di protesta contro le discussioni avviate in Aula e incardinate sulla possibilità di costituire un comitato incaricato di lavorare sulle riforme costituzionali. Per rendere ancora più muscolare la loro protesta, i 12 “pentastellati” avevano deciso di rimanere per un intero giorno sul tetto, scrivendo una nuova pagina di “disobbedienza” nel libro delle istituzioni repubblicane.
Il loro comportamento – stigmatizzato compattamente da tutti i colleghi parlamentari – è finito sotto la lente dell’ufficio di presidenza della Camera che si è ieri espresso certificando una sospensione di 5 giorni per ciascun deputato. Ad astenersi sono stati solo i 3 membri del M5S e l’esponente della Lega, Davide Caparini. Pare che la proposta iniziale dei questori fosse quella di sospendere i “cittadini disobbedienti” per un’intera settimana e che, solo a conclusione di una lunga discussione, si sia optato per una “condanna” più lieve.
I diretti interessati hanno appreso della loro sospensione dagli organi d’informazione e se ne sono dispiaciuti: “Perché la stampa sa prima di noi deputati delle sanzioni che ci riguardano? Non succede neanche agli imputati in un processo”, hanno commentato Laura Castelli, Alessio Villarosa, Alessandro Di Battista e Carlo Sibilia. Che ha aggiunto: “E’ stato un processo sommario, durato appena un minuto, con una sentenza comunicata prima alla stampa che alle persone coinvolte”. “Impiegano mesi per far decadere un pregiudicato al Senato – ha osservato polemico Sibilia – e in 5 minuti hanno chiuso la pratica per i 12 deputati del M5S”.
Il “verdetto” emesso ieri nei confronti dei “pentastellati” non prevede alcuna sanzione pecuniaria. La loro permanenza sul tetto della Camera aveva dato il là ad accese polemiche sui presunti costi aggiuntivi, spingendo molti parlamentari a proporre di “multare” i deputati di Beppe Grillo. Stando a quanto trapelato ieri, un calcolo dell’occupazione sarebbe comunque stato fatto dai questori della Camera e ammonterebbe a circa. 3.880 euro. Una cifra nettamente superiore a quella calcolata nei giorni scorsi dal consulente del M5S per la comunicazione, Claudio Messora.