Habemus datam. Dopo i “fuochi d’artificio” dei giorni scorsi, che lasciavano presagire nuove tensioni e inevitabili rimandi, i membri della Giunta per le Elezioni del Senato che dovranno decidere sulle sorti parlamentari di Silvio Berlusconi hanno ieri trovato un accordo: la votazione sulla relazione presentata dal pidiellino Andrea Augello si svolgerà mercoledì prossimo, a partire dalle ore 20,30.
Ieri 6 senatori hanno già cominciato a esprimere le loro valutazioni sul documento presentato da Augello e tra lunedì e martedì interverranno gli altri 19 senatori che si sono iscritti a parlare. Più precisamente: la prossima seduta della Giunta si terrà lunedì pomeriggio dalle ore 15 alle ore 20 e quella successiva il giorno dopo, dalle 9 alle 14. Poi sarà il giorno del voto, concordato unanimemente dai membri dell’assemblea riunita a due passi da Piazza Navona.
Ma cosa accadrà esattamente mercoledì sera? La Giunta deciderà, una volta per tutte, se Silvio Berlusconi potrà mantenere il suo scranno in Parlamento o dovrà accomodarsi fuori da Palazzo Madama? Non proprio. I senatori della Giunta per le Elezioni voteranno sulla relazione di Augello che, quasi sicuramente, verrà bocciata. E dopo? A spiegare i passaggi successivi è stato ieri il presidente della Giunta, Dario Stefàno: “Nel giro di pochi minuti – ha detto – nominerò un nuovo relatore all’interno della maggioranza che si è creata, quindi ci saranno 10 giorni per l’udienza pubblica del senatore Berlusconi”.
“Potrà difendersi lui di persona o tramite i suoi legali – ha precisato Stefàno – L’udienza sarà pubblica, con le modalità che deciderà la presidenza. Quindi la Giunta si ritirerà in camera di consiglio e avrà un giorno per riconvocarsi e votare e inviare la relazione al presidente del Senato. Sarà lui – ha concluso l’esponente di Sel – a convocare una capigruppo per convocare l’Aula di Palazzo Madama”.
La data di mercoledì rappresenta, dunque, solo uno degli step necessari a non far inceppare l’iter, ma non certo quello conclusivo. Dopo il lavoro della Giunta, che potrebbe verosimilmente concludersi entro la fine del mese, la relazione sul “caso Berlusconi” passerà al vaglio del Senato che dovrà votarla a scrutinio segreto. Avventurarsi in pronostici sui tempi e sull’eventuale esito sarebbe quantomeno ingenuo.